Contributi per la messa a norma sismica del patrimonio edilizio pubblico Azione 2.4.2
Il presente bando pubblico stabilisce i criteri e le modalità di erogazione di contributi in conto capitale per la messa a norma sismica del patrimonio edilizio pubblico della Regione Veneto.
Il territorio regionale è esposto ad un rischio sismico accentuato, pertanto viene imposta la necessità di rafforzare il monitoraggio e la sorveglianza delle zone sismiche potenzialmente più pericolose.
Gli interventi di adeguamento/miglioramento sismico strutturale di edifici pubblici sono strettamente connessi al tema dell’efficientamento energetico, infatti, l’insieme degli interventi realizzati in un edificio dovranno garantire anche la riduzione del consumo energetico.
Possono presentare domanda i seguenti soggetti presenti nella Regione del Veneto:
- Comuni;
- Unioni di Comuni che svolgono in forma associata la gestione del patrimonio edilizio;
- Unioni Montane, alle quali sia conferita dai Comuni di appartenenza con convenzioni sottoscritte entro la data di presentazione della domanda per la durata non inferiore ad anni 5, la gestione associata del patrimonio edilizio;
- Comuni capofila di convenzioni con altri Comuni stipulate entro la data di presentazione della domanda per la durata non inferiore ad anni 5, per l’esercizio associato della gestione del patrimonio edilizio;
- Province;
- Città Metropolitana di Venezia.
Ciascun beneficiario può presentare una sola domanda. Tutti i soggetti che presentano domanda devono essere in possesso di idonea sostenibilità finanziaria dimostrata mediante presentazione del Programma triennale dei lavori pubblici e del relativo atto di approvazione, nel quale sia previsto l’intervento oggetto della domanda
Sono ritenuti ammissibili interventi di adeguamento o di miglioramento che riguardino edifici di proprietà del soggetto proponente, definiti strategici e rilevanti di competenza regionale, ad esclusione di edifici di proprietà dello Stato.
Gli interventi devono consistere in opere di natura strutturale ed eventuali opere ad esse strettamente connesse, tali che il valore dell’indice di rischio dell’edificio post-intervento risulti almeno pari a 0,6, che sia conseguita l’agibilità e la funzionalità dell’edificio e conseguire un miglioramento dell’indice di efficienza energetica dell’edificio oggetto dell’intervento di almeno 1 classe energetica secondo il sistema di certificazione vigente.
Possono essere ammessi interventi già iniziati, purché non ancora conclusi alla data di presentazione della domanda.
Può essere presentata domanda di contributo per interventi il cui costo ammissibile sia pari ad almeno Euro 500.000,00. Il contributo massimo concedibile ammonta ad Euro 1.000.000,00. Sulla base della richiesta di finanziamento presentata dal Beneficiario, alle domande ritenute ammissibili è riconosciuto un sostegno fino ad un massimo del 100% della spesa richiesta e ammessa.
Il Bando prevede il rimborso delle seguenti spese, riconducibili in maniera chiara, diretta ed esclusiva alla proposta progettuale:
A) Lavori comprensivi dei relativi oneri per la sicurezza, ad esempio:
- opere strutturali relative ad interventi di adeguamento/miglioramento sismico della struttura, ivi comprese le opere strutturali determinanti un miglioramento dell’indice di efficienza energetica dell’edificio oggetto dell’intervento di almeno una classe energetica;
- opere di finitura strettamente connesse alle opere strutturali A1 (es. tamponamenti, intonaci, tinteggiature, pavimenti, impermeabilizzazione ecc.) e opere strettamente connesse alle opere strutturali determinanti un miglioramento dell’indice di efficienza energetica dell’edificio oggetto dell’intervento di almeno una classe energetica;
- opere di impiantistica (termoidraulica, elettrica, meccanica, speciale) e opere finalizzate a conseguire standard di funzionalità ricettiva, distributiva, tecnologica, di sicurezza, di superamento delle barriere architettoniche ecc.;
- opere relative agli interventi di consolidamento dei terreni e opere speciali nel sottosuolo connesse alla salvaguardia dell’edificio;
B) Spese tecniche (ammissibili nella misura massima del 15% del totale dei Lavori A), tra cui:
- onorari per la redazione dei progetti architettonici/strutturali;
- onorari per il coordinamento della progettazione ed esecuzione della sicurezza del cantiere, nonché per la direzione e la contabilità dei lavori;
- spese per l’assistenza al RUP, per il collaudo degli interventi;
- altri oneri finanziari e previdenziali.
C) L’iva è ammissibile per le operazioni con costo totale inferiore ai 5.000.000 Euro (IVA inclusa); per le operazioni il cui costo totale è pari ad almeno 5.000.000 Euro (IVA inclusa), l’Iva è ammissibile nel caso in cui non sia recuperabile.
D) Costi indiretti calcolati con tasso forfettario pari al 7% dei costi di cui alla categoria A (tale voce di costo non sarà riconosciuta automaticamente ma dovrà essere richiesta dal beneficiario all’interno del portale SIU sia in fase di ammissibilità che in fase di rendicontazione finale).
I progetti devono concludersi entro 24 mesi dalla pubblicazione sul BUR del decreto di concessione del sostegno.
La domanda di sostegno deve essere compilata e presentata esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione.