Interreg Europe- secondo bando
Attraverso la politica di coesione, l’Unione Europea intende ridurre la disparità, in termini di sviluppo e qualità della vita, fra le varie regioni europee, affinché queste risultino più innovative, sostenibili ed inclusive. Il Programma Interreg Europe supporta scambi di esperienze, approcci innovativi e capacity building tra le autorità pubbliche e altre organizzazioni rilevanti allo scopo di migliorare le loro politiche di sviluppo regionale.
Il Programma prevede un’unica priorità trasversale orientata al raggiungimento di una migliore governance collaborativa. Questo implica che i beneficiari possono cooperare su qualsiasi ambito comune, in base alle proprie necessità regionali, se rientrante negli obiettivi della politica di coesione:
- Un’Europa più intelligente: ricerca ed innovazione; adozione di tecnologie avanzate; digitalizzazione per imprese, cittadini, enti di ricerca ed autorità pubbliche; crescita sostenibile, competitività nelle PMI;
- Un’Europa più verde: efficienza energetica e riduzione delle emissioni di gas serra; energia rinnovabile; adattamento ai cambiamenti climatici; gestione sostenibile dell’acqua; economia circolare ed efficienza nell’uso delle risorse; protezione e conservazione della natura e della biodiversità; mobilità urbana sostenibile;
- Un’Europa più sociale: efficacia ed inclusione del mercato del lavoro; parità di accesso all’assistenza sanitaria, resilienza dei sistemi sanitari; cultura e turismo per lo sviluppo economico; inclusione e innovazione sociale; accesso all’istruzione, apprendimento e formazione permanente; inclusione delle comunità marginalizzate;
- Un’Europa più connessa: reti di trasporto adatte ai cambiamenti climatici, intelligenti, sicure, sostenibili e intermodali;
- Un’Europa più vicina ai cittadini: sviluppo territoriale integrato e sostenibile, cultura, patrimonio naturale, turismo sostenibile e sicurezza (nelle aree urbane e non urbane).
Per la realizzazione dei progetti sono ammessi partenariati composti da enti ed autorità pubbliche e enti privati non-profit (questi ultimi non possono essere capofila).
Il partenariato deve essere composto per almeno il 50% dalle autorità direttamente responsabili delle politiche di sviluppo regionale individuate nel formulario di progetto.
Sempre in termini di partenariato, i progetti devono coinvolgere soggetti di almeno 3 Stati, almeno 2 dei quali residenti in uno Stato membro dell’UE. È richiesto che venga selezionato almeno un partner per ognuna delle 4 aree geografiche (Nord, Sud, Est, Ovest) in cui è suddivisa l’Europa.
Le proposte progettuali vanno caricate nell’apposito portale del Programma (si veda il link riportato sotto).
È già stato programmato il terzo bando per il primo semestre dell’anno 2024.