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L’appuntamento, organizzato dalla Provincia e dall’Ufficio Scolastico, si inserisce nelle attività per commemorare le vittime delle foibe

Nell’ambito delle iniziative istituzionali per il Giorno del Ricordo, la Provincia di Treviso ha organizzato un appuntamento dedicato alle scuole superiori del territorio, coinvolgendo oltre 200 studentesse e studenti presenti questa mattina in Auditorium per assistere allo spettacolo “Mili muoi, l’esodo dei miei” di Carlo Colombo: una lettura in chiave teatrale per ricordare le tragiche vicende degli anni della Seconda Guerra Mondiale con il dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. L’iniziativa è stata un’occasione di approfondimento storico e interdisciplinare dei tragici avvenimenti che si consumarono tra il 1943 e il 1947.

A precedere lo spettacolo, i saluti istituzionali di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Francesco Cucinotta, presidente della Consulta degli Studenti, e Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, che ha collaborato con l’Ente nell’organizzazione dell’appuntamento. Presenti in Auditorium numerose classi del Liceo Duca degli Abruzzi e dell’Istituto Mazzini di Treviso, degli Istituti Alberini e Planck di Villorba e dell’Istituto Rosselli di Castelfranco Veneto.

La rappresentazione, a cura di Luisa Trevisi – Idee che danno spettacolo, ha affrontato con delicatezza e sensibilità lo spinoso tema dell’esodo dai territori dell’Istria e della Dalmazia a seguito dell’instaurazione della dittatura della Jugoslavia di Tito dopo il 1945, vissuta in primis dalla famiglia dell’autore e attore Carlo Colombo. Le vicende storiche sono state proposte attraverso il racconto di storie di fughe via mare e via terra, accompagnato con il pianoforte, l’ekatron e il Toy Piano, canzoni d’epoca e canzoni originali scritte appositamente per questo spettacolo. Lo spettacolo ha raccontato le storie di Nori, di Livia, di Tina, donne che aiutate dai loro uomini hanno ricostruito la propria vita lontano dalla terra di nascita a seguito di rocambolesche fughe, rischiose per sé e per i famigliari rimasti.

“Vista la grande partecipazione dell’anno scorso, abbiamo scelto di proporre anche quest’anno, in vista del Giorno del Ricordo, lo spettacolo “Mili muoi” per trattare il drammatico tema delle foibe e dell’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia attraverso la sensibilità artistica di Carlo Colombo – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - è importante conservare il ricordo di quanto accaduto, per fare in modo che queste memorie diventino consapevolezza acquisita: le barbarie delle foibe sono accadute qui vicino, ai nostri confini, negli anni bui del secondo conflitto mondiale, ma dobbiamo sempre fare attenzione a quello che è continuato e continua ad accadere, sotto ai nostri occhi, anche nel momento storico contemporaneo, in tante parti del mondo, nella vicina Ucraina e nel conflitto tra Palestina e Israele: le atrocità, le sofferenze e le perdite inflitte dalla guerra sono un macigno che pesa e peserà per sempre nella nostra storia, nella storia dell'umanità. Siamo noi, esseri umani, a dover fare in modo che una coscienza più profonda, un maggiore senso di responsabilità, siano sempre veicolo dei più alti valori di rispetto, vicinanza, ascolto e dignità”.

“Ringrazio la Provincia, con cui collaboriamo sempre in modo proficuo, per aver dato la possibilità a ragazze e ragazzi di approfondire questa drammatica pagina di storia attraverso la testimonianza di un’artista la cui famiglia ha vissuto in prima persona le tragiche esperienze dell’esodo – sottolinea Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale – è necessario coltivare il ricordo affinché le follie ingiustificabili del passato non vengano dimenticate e non siano più ripetute”.

In Auditorium 150 studenti e il live showcase di Paolo Gallina, poi la Consegna delle Medaglie a cura della Prefettura. In via Medaglie d’Oro, a cura del Comune di Treviso, la deposizione della corona

Per il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, Provincia di Treviso, Prefettura di Treviso e Comune di Treviso hanno organizzato una serie di iniziative per ricordare le vittime dell'immane tragedia della Shoah, con l'obiettivo di condividere con la comunità l'importanza di coltivare la memoria e di ribadire come quanto accaduto negli anni della Seconda Guerra Mondiale, a causa di una follia disumana che non trova alcuna giustificazione, non possa essere in nessun modo dimenticato.

Hanno partecipato alle iniziative Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Mario Conte, sindaco del Comune di Treviso, Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale e Angelo Sidoti, prefetto di Treviso. Presenti anche l’onorevole Rachele Scarpa, parlamentare, e Carlo Nordio, Ministro della Giustizia. A prendere parte all’appuntamento, anche la Questora di Treviso, le Forze dell’Ordine, sindache e sindaci, cittadine e cittadini insigniti con le medaglie d’onore ai famigliari che furono internati nei lager nazisti quali prigionieri militari e civili.

Oltre a loro, presenti in Auditorium 150 studenti degli istituti superiori Duca degli Abruzzi, Giorgi-Fermi e Riccati-Luzzatti di Treviso, insieme anche al presidente della Consulta degli Studenti, Francesco Cucinotta, e altri rappresentanti della Consulta.

Tre i momenti che si susseguiranno nella mattinata di lunedì 27 gennaio: a partire dalle ore 9, nell'Auditorium del Sant'Artemio, la Provincia ha dedicato un approfondimento, riservato alle scuole superiori, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico provinciale, che tratta il tema degli ebrei stranieri internati liberi in Italia (1940-1943), ripercorrendo questa pagina di storia attraverso le ricerche a cura dell’Istresco, l’Istituto per lo studio della Resistenza e la Società contemporanea della Marca trevigiana, e il live showcase dell’artista Paolo Gallina.

Alle 10.15, è seguita la cerimonia di consegna delle medaglie ai famigliari dei cittadini trevigiani militari e civili deportati e internati nei lager nazisti, a cura della Prefettura di Treviso, con il coinvolgimento delle autorità, dei sindaci dei Comuni di provenienza e degli studenti.

Autorità e studenti si sono spostati alle 11.30 all’esterno, nel Parco del Sant’Artemio per un momento di raccoglimento e riflessione attorno alle quattro Pietre d’Inciampo installate nell’esedra di fronte all’Edificio 1 di Presidenza della Provincia. Saranno ripercorse brevemente le vicende dei quattro cittadini a cui sono dedicate, Elena Guttman, Polacco Ruggeri Segré Salvatore e Schlesinger Ruth, che per un periodo trovarono rifugio nell’ex ospedale psichiatrico del Sant’Artemio e vennero in seguito strappati alla struttura dalle SS e destinati, per il tragico viaggio finale, alla Risiera di Sabba e al campo di concentramento di Auschwitz.

Alle 12.30, si è tenuta la Cerimonia di deposizione al Monumento delle Vittime dei Lager, in via Medaglie d'Oro, a cura del Comune di Treviso, in collaborazione con l’Istituto Fabio Besta, che ha svelato la targa realizzata all'interno del progetto "Adotta un monumento", frutto della collaborazione tra l'Assessorato alle Politiche Educative Giovanili e Pubblica Istruzione.

Nella stessa giornata, al pomeriggio, sempre nella sede della Provincia, si svolgeranno altri due momenti: alle ore 15 sarà presentato il libro “Arrivo a Mauthausen”, degli autori Orlando Materassi e Silvia Pascale, a cura dell’associazione Centro Studi e Ricerche "Elio Materassi e Anadage Zerbini". Alle ore 16.30 sarà inoltre inaugurata la mostra “In Ricordo”, della stessa associazione, con le fotografie di Yuri Materassi, che racconta per immagini la tragica esperienza del nonno, internato militare italiano, nel lager nazista Arbeit Kommando n.7 di Sandbostel. La mostra sarà visitabile dal 27 al 31 gennaio, il lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 17.30, il martedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30.

“Anche quest’anno la Provincia di Treviso si unisce alle iniziative per il Giorno della Memoria, avvicinandosi in particolar modo ai giovani, alle studentesse e agli studenti oggi qui riuniti in Auditorium per trasmettere insieme a tutte le Istituzioni e alle Autorità presenti il messaggio che è fondamentale promuovere il senso di responsabilità e l'assunzione di consapevolezza sull’immane tragedia della Shoah – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – Coltivare la memoria significa proprio questo: non stancarsi mai di ricordare quanto accaduto, contribuendo così alla diffusione di conoscenza sulle tragiche vicende di un passato, non così lontano, che hanno segnato per sempre la storia dell’umanità. Oggi lo abbiamo fatto con l’approfondimento storico di Istresco, accompagnato dalle illustrazioni in diretta dell’artista trevigiano Paolo Gallina, cogliendo le modalità innovative del fumetto che ben si prestano a raccontare, a tutte le età, vicende storiche complesse e difficili da affrontare con sensibilità e delicatezza. Come Amministratori, abbiamo il compito diffondere la conoscenza su quanto accaduto rivolgendoci a tutta la comunità, ricordando che non dimenticare non è solo un dovere morale, ma molto di più: è un atto di responsabilità e di umanità”.

“Viviamo un momento storico complesso, in cui i valori di libertà, rispetto e solidarietà sono spesso messi alla prova. Un momento in cui ci vengono a mancare i riferimenti e questa mancanza genera smarrimento, un senso di vuoto che si traduce anche in rassegnazione. Il programma che ci ha accompagnato in questa mattinata rappresenta un’opportunità per riflettere su quanto la memoria sia un pilastro essenziale della nostra società – spiega Mario Conte, sindaco del Comune di Treviso - La storia degli ebrei stranieri internati liberi in Italia, il ricordo dei deportati trevigiani e delle Pietre d’Inciampo dedicate a Elena Guttman, Polacco Ruggeri, Salvatore Segrè e Ruth Schlesinger Ruth, ci riportano a una pagina dolorosa della nostra storia, che mai deve essere dimenticata. Ricordare significa agire: vuol dire promuovere il dialogo, difendere i diritti di tutti e contrastare ogni forma di odio e discriminazione. Sono i giovani i custodi della memoria. Li invito a far loro questa eredità e a essere testimoni attivi di ciò che oggi impariamo insieme. Solo così possiamo mantenere i nostri pilastri valoriali. Che questa giornata, quindi, ci insegni a conoscere, a ricordare e a costruire un futuro in cui mai più l’umanità debba affrontare simili atrocità”.

“Condividere con le studentesse e gli studenti la riflessione sul significato di “coltivare la memoria”, nel contesto delle iniziative istituzionali, è un’occasione importante per il loro percorso di crescita individuale, come cittadini più responsabili - le parole di Barbara Sardella, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale - acquisire conoscenza e consapevolezza della tragedia della Shoah è il primo passo per ribadire, insieme, che simili atrocità non trovano mai giustificazione e non possono, non devono ripetersi”.

“Invocare la memoria, incitare a coltivarla, è un impegno collettivo che si fa sempre più imperante con il trascorre del tempo, con quella distanza temporale che porta con sé il rischio che le coscienze si sopiscano, e che non può essere scalfito, ma deve trovare rinnovato vigore di fronte alle atrocità a cui nuovamente assistiamo – ha sottolineato Angelo Sidoti, prefetto di Treviso – Deve risvegliare le coscienze rispetto ai venti di guerra che soffiano nel mondo, ai nuovi esempi di prevaricazione verso i più deboli; uomini, donne e bambini vittime di negazioni del concetto di umanità. La memoria infatti ci dota di strumenti di conoscenza e di critica, ci rende capaci di guardare al passato e di riconoscere le responsabilità di chi ha commesso e di chi ha permesso tali orrori, ci stimola a prendere esempio da chi ha scelto di non vivere nell’indifferenza, di non rendersi complice, di agire, di dimostrarci il valore di cui è capace l’uomo”.

“Gli appuntamenti istituzionali di oggi sono stati occasione importante di condivisione con giovani studentesse e studenti, cittadine e cittadini: insieme abbiamo ricordato le atrocità avvenute durante la Seconda Guerra Mondiale a causa di una follia disumana che non trova giustificazione alcuna, provocando distruzione e morte – ha concluso Carlo Nordio, ministro della Giustizia – coltivare la memoria, non restare indifferenti, ricordare le vittime della Shoah e aprire al dialogo e alla riflessione con le giovani generazioni, per contribuire all’acquisizione di consapevolezza, sono momenti necessari e imprescindibili. Non dimenticare è il primo passo e un segno di civiltà”.

 

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Appuntamento sabato 14 dicembre al Sant’Artemio

Sabato 14 dicembre, alle 20.30, torna la magia del concerto “Un Parco di Note” al Sant’Artemio, sede della Provincia di Treviso, quest’anno in veste natalizia: per l’edizione 2024 l’appuntamento musicale, organizzato dalla Provincia in collaborazione con Musincantus, si trasforma in “Natale al Parco di Note”, diventando un’occasione di festa, di condivisione e di scambio degli auguri. Sarà un Natale inedito, all’insegna delle solenni e indimenticabili colonne sonore di Ennio Morricone: la nuova edizione, infatti, vuole essere un omaggio al Maestro e Compositore, che con le sue musiche ha segnato la storia del cinema lasciando nell’anima di tutti noi una traccia inconfondibile. Si esibisce l'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta diretta dal maestro Walter Bertolo. Canta il soprano Claudia Ceraulo. Presentazione e voce narrante Chiara Casarin. Partner dell’evento è MOM - Mobilità di Marca.

Di seguito, la scaletta del concerto nella quale sono previsti, tra gli altri, i temi:

Nuovo cinema paradiso - Tema d’amore per Nata

Malena – Ma l’amore no

The Mission - Gabriel’s oboe - Vita nostra

Canone inverso - Finale di un “Concerto romantico interrotto” (per violino e pianoforte in Canone)

C’era una volta in America - Tema di Debora – Povertà - Cockey’s song - Child hood memories friends

La leggenda del pianista sull’oceano - Playing love

La Califfa

C’era una volta il West

Giù la testa

Per un pugno di dollari

Per qualche dollaro in più

L’uomo dell’armonica

Il buono, il brutto, il cattivo

L'ingresso è libero fino a esaurimento posti: apertura al pubblico prevista a partire dalle ore 19.30.

“Il concerto “Parco di Note” si è via via consolidato negli anni diventando un appuntamento atteso per il pubblico della Marca trevigiana e questa edizione del 2024 si veste di un mantello speciale in vista delle Festività natalizie – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – l’impegno e la l’intento della Provincia è quello di offrire proposte culturali di qualità e di realizzare eventi che facciano di Sant’Artemio un’agorà che abbraccia, nel suo Foyer, quanti vorranno partecipare a questa serata musicale. Ringrazio la straordinaria rete di collaborazione che ha reso possibile questa nuova edizione, l’Associazione Musincantus, lo staff organizzativo, il Direttore e l’Orchestra Filarmonia Veneta, il team di volontari e gli sponsor che ringrazio fin d’ora e che rendono possibile la magia di questo appuntamento, che sarà anche occasione per scambiarsi gli auguri di Natale: vi aspetto in Provincia!”.

“Negli ultimi tre anni abbiamo avuto il piacere di collaborare con la Provincia e con tutta la squadra di organizzatori nel realizzare il concerto del Parco di Note, che quest’anno si inserisce nella magica cornice del Natale – continua Jacopo Cacco, responsabile area Treviso dell’Associazione Musincantus – ringrazio il Presidente e tutto lo staff, sono sicuro che anche l’edizione 2024 accoglierà al Sant’Artemio moltissimi partecipanti”.

“L’Orchestra eseguirà alcuni temi delle più celebri e amate colonne sonore del Maestro Morricone, spaziando in diversi anni della sua produzione – commenta Walter Bertolo, direttore dell’Orchestra – le musiche, accompagnate dalla proiezione delle scene dei film da cui sono tratte, immergeranno il Foyer in un’atmosfera molto suggestiva”

“Un appuntamento ormai consolidato ma che non smette di sorprendere e di offrire nuove proposte musicali nella splendida cornice del Sant’Artemio – prosegue Chiara Casarin, presentatrice e voce narrante del concerto - quest’anno per la prima volta coinvolgeremo i partecipanti con le colonne sonore dei film che hanno segnato la storia del cinema contemporaneo, grazie alle musiche composte dal Maestro Morricone che verranno magistralmente eseguite da 40 componenti dell’Orchestra Filarmonia Veneta, diretta dal Mestro Walter Bertolo. Vi aspettiamo!”.

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Torna la magia del concerto “Un Parco di Note” al Sant’Artemio, sede della Provincia di Treviso, quest’anno in veste natalizia: per l’edizione 2024 l’appuntamento musicale, organizzato dalla Provincia in collaborazione con Musincantus, si trasforma in “Natale al Parco di Note”, diventando un’occasione di festa, di condivisione e di scambio degli auguri. Sarà un Natale inedito, all’insegna delle solenni e indimenticabili colonne sonore di Ennio Morricone: la nuova edizione, infatti, vuole essere un omaggio al Maestro e Compositore, che con le sue musiche ha segnato la storia del cinema lasciando nell’anima di tutti noi una traccia inconfondibile.

Il concerto si terrà sabato 14 dicembre 2024, alle ore 20.30. Si esibisce L'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta diretta dal maestro Walter Bertolo. Canta il soprano Claudia Ceraulo. Presentazione e voce narrante Chiara Casarin.

L'ingresso è libero fino a esaurimento posti: apertura al pubblico prevista a partire dalle ore 19.30.

Partner dell’evento: MOM - Mobilità di Marca

Maggiori dettagli sulla pagina Facebook dell'evento

 

 

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Mostre, convegni e un libro per ricordare, attraverso le opere fotografiche di 6 autori

Il Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia di Treviso è tra i vincitori del bando “Strategia Fotografia 2023” del Ministero della Cultura grazie a un progetto multidisciplinare intitolato “Calamita/à: indagini e ricerche sui territori del Vajont”. Proprio in questi giorni è arrivata la comunicazione ufficiale dal MIC, che ha dato responso positivo: l'iniziativa ha infatti ottenuto un finanziamento di 63.300 euro che consentirà di sviluppare, nel corso del prossimo anno, una rassegna di mostre fotografiche dedicate, convegni e un libro con gli scatti di 6 autori coinvolti, nazionali e internazionali, per offrire uno sguardo eterogeneo sul tragico evento che, 60 anni fa, provocò l'inondazione di numerosi Comuni ai piedi del Monte Toc causando la morte di migliaia di persone.

Obiettivo del bando ministeriale era quello di individuare proposte culturali che incentivassero la produzione, la conservazione e la valorizzazione della fotografia e del patrimonio fotografico italiano: il FAST della Provincia, istituito nel 1989 con l'acquisizione del fondo Giuseppe Fini e ampliato nel corso del tempo grazie a numerose donazioni di rilevanza storica, custodisce oggi un archivio di 600.000 immagini, tra cui anche preziosi materiali relativi al Vajont finora mai esposti.

Il progetto artistico “Calamita/à: indagini e ricerche sui territori del Vajont” intende affrontare il tema attraverso gli scatti di 6 autori del panorama contemporaneo, ovvero Gianpaolo Arena, Marina Caneve, Céline Clanet, François Deladerriere, Petra Stavast e Jan Stradtmann, che saranno al centro di mostre dedicate negli spazi del FAST della Provincia di Treviso, Spazio Labo' – Centro di fotografia di Bologna e del museo M9 di Mestre. Ad affiancare le esposizioni, convegni ad hoc con le voci e i contributi degli autori, di docenti, ricercatori ed esperti per analizzare il drammatico evento del Vajont da molteplici punti di vista: geopolitico, trasformazioni territoriali, crisi climatica, flussi migratori, emarginazione sociale delle minoranze e identità.

Al FAST della Provincia di Treviso, al Sant'Artemio, saranno esposti gli scatti degli autori nella loro interezza, in nuclei indipendenti, ciascuno con il proprio testo di descrizione; la mostra sarà affiancata dall'esposizione dei materiali d'archivio riguardanti il Vajont custoditi dal FAST stesso e finora mai esposti. In sede espositiva sarà anche riprodotta un'opera di sound art, realizzata in collaborazione con l'etichetta discografica Silentes/13.

“Un grande orgoglio vedere il progetto del nostro Foto Archivio Storico Trevigiano tra i vincitori del bando del Ministero della Cultura – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – la tragedia che travolse, 60 anni fa, le comunità bellunesi limitrofe alla diga del Vajont ha causato la perdita di migliaia di cittadine e cittadini, rimanendo impressa con profondo cordoglio nella memoria di tutti i veneti: questo progetto del FAST, in collaborazione con il museo M9 e con Spazio Labo', gli artistici e numerosi ricercatori e studiosi, rappresenta una nuova e importante occasione per ripercorrere quanto accaduto e approfondirlo in modo analitico, anche alla luce dello scenario attuale del territorio e dell'evoluzione che vissuto da allora. Abbiamo tenuto alta l'attenzione sul dramma del Vajont anche come UPI Veneto: proprio quest'anno, infatti, insieme all'amico e presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, abbiamo commemorato le vittime della catastrofe alla presenza del Ministro alla Protezione Civile Musumeci, in visita a Longarone nei mesi scorsi. Un'occasione per ricordare anche l'indispensabile ruolo dei volontari di Protezione Civile per la protezione e la tutela del territorio e della comunità, insieme all'urgenza di un maggiore coinvolgimento delle Province, già sottolineata nelle richieste al Governo di revisione della legge 56/2014, nei tavoli operativi in materia di tutela territoriale, prevenzione dei fenomeni di desertificazione e dissesto, risanamento idrogeologico e messa in sicurezza delle situazioni di rischio, quali interlocutori fondamentali non solo per l'autorità in materia di viabilità provinciale, ma anche per il cospicuo patrimonio informativo raccolto e consolidato con la lunga esperienza passata. La mostra con i preziosi materiali del FAST al Sant'Artemio, il prossimo anno, sarà sicuramente buona opportunità di riflessione anche su questi temi”.

Il Parco Archeologico Didattico del Livelet si colloca a ridosso delle Prealpi Trevigiane in un'area di estrema bellezza per l'ambiente naturale, la presenza dei due laghi glaciali e di rinomate località quali Follina con la splendida Abbazia, il Castello di Cison di Valmarino e i numerosi centri storici minori presenti in tutta la Vallata. I ritrovamenti preistorici nella località di Colmaggiore di Tarzo e la volontà di valorizzare e promuovere l'area dei laghi di Revine sono alla base della progettazione del Parco, realizzato dalla Provincia di Treviso in collaborazione con il Comune di Revine Lago e la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane.

Il Livelet è un sistema di aree didattiche e laboratori all'aperto costituito da uno spazio dedicato alla ricostruzione archeologica con tre tipologie di insediamento abitativo che rappresentano rispettivamente il Neolitico, l'Età del Rame e l'Età del Bronzo e da aree e strutture dedicate all'accoglienza, alla didattica, alla simulazione di uno scavo archeologico e all'agricoltura sperimentale. Al Livelet, puoi immergerti in un viaggio nel tempo preistorico e sperimentare la quotidianità degli antichi uomini grazie alla visita alle strutture abitative, all'interazione diretta con materiali, utensili, armi da caccia e colture e alle attività didattiche proposte.

logo livelet

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01 Gennaio 2012

FISH

Fostering the Integrity of (eco) System and Humans
Rafforzare l’integrità dell’ecosistema e delle persone

Programma di finanziamento Gioventù in Azione - Azione 1.1 Scambi giovanili.

Sviluppare delle politiche a favore dei giovani in Europa appare sempre di più un fattore indispensabile per favorire il processo di crescita culturale, sociale, economica e professionale delle nuove generazioni di cittadini europei. La Provincia di Treviso ha colto questa opportunità attraverso il Gemellaggio con il Dipartimento del Calvados e la sua rete di partner europei attraverso la partecipazione ai progetti di scambio internazionale di giovani finanziati dal Programma Gioventù in Azione dell’Unione Europea.

Lo scambio internazionale giovanile che ha riunito a Lubniany (Polonia) quaranta ragazzi, portavoce del mondo del volontariato e del dialogo interculturale, di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni provenienti da quattro paesi (Italia, Francia, Germania, Polonia) ha sviluppato il confronto sul tema dell’impegno civico nell’ambito dell’ecologia e sulla capacità di valorizzare il nostro patrimonio culturale ed ambientale. Attraverso metodi di educazione non formale, i partecipanti hanno appreso l’importanza di preservare l’equilibrio tra uomo e natura.

Inoltre, vivendo insieme e lavorando in gruppi, i partecipanti sono entrati in contatto con tradizioni e culture diverse dei paesi partner: nel corso della visita, il gruppo di rappresentanza di ogni paese partner ha condiviso le proprie tradizioni e i propri prodotti tipici locali in momenti specifici appositamente previsti. I ragazzi hanno stabilito un comune piano di azioni da attuare nelle proprie realtà, il cui principale obiettivo è stato il rispetto dell’ambiente e la comprensione dell’ecosistema in cui viviamo.

BUDGET DEL PROGETTO
€ 16.016,00

BUDGET DELLA PROVINCIA DI TREVISO
€ 4.893,04

DURATA
10 mesi (2012)

PARTNER Coordinatore: Centro per le Attività culturali di Lubniany – Polonia; Provincia di Treviso – Italia; Consiglio Generale del Calvados – Francia; Distretto della Bassa Franconia – Germania

Informazioni aggiuntive

  • Sottotitolo - Descrizione progetto Il Gemellaggio con il Dipartimento del Calvados ha costituito l’occasione per organizzare uno scambio internazionale di giovani provenienti da Italia, Francia, Germania, Polonia per un confronto su diversi temi: l’impegno ecologico, la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale.
Pubblicato in Giovani e scuola
01 Gennaio 2004

VICTUR

Valorizzazione del Turismo Integrato e dell’Identità Culturale dei Territori

Valorização do Turismo Integrado à Identidade Cultural dos Territórios

Urb-AL Rete n. 2 “Conservazione dei contesti storici urbani”.


Il progetto VICTUR prende avvio dalle conclusioni e dai risultati raggiunti con il precedente progetto Urb- AL Percorsi turistici e patrimonio dell’emigrazione italiana, a cui la Provincia di Treviso ha partecipato come partner dal 2000 al 2002. La finalità principale del progetto è stata quella di consolidare le relazioni tra le città europee e dell’America latina, anche in riferimento ai legami culturali che uniscono i due continenti: infatti le maggiori comunità italiane del Brasile si concentrano nelle città partner sudamericane.

Il progetto si poneva in particolare due macro obiettivi: sviluppare la capacità gestionale dei partner dell’America latina in materia di turismo rurale e riqualificare le capacità di gestione pubblica del patrimonio storico. Pertanto, il partenariato ha dato vita a una serie di attività orientate al tema del turismo rurale e alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico culturale.

La rete di cooperazione ha in particolare investito in azioni formative, volte al rafforzamento delle competenze dei funzionari pubblici, nell’ambito del turismo rurale e della valorizzazione dei piani territoriali di tutela dei percorsi turistici.
Infatti, è stato implementato complessivamente un ricco programma formativo, rivolto in parte ai funzionari pubblici delle città della rete, con la finalità di rafforzarne le competenze gestionali e di programmazione e in parte a giovani studenti del settore culturale, turistico ed enogastronomico, con la finalità di stimolare anche la loro auto imprenditorialità. In particolare, l’Amministrazione Provinciale di Treviso ha messo a disposizione del partenariato l’esperienza maturata dal FAST (Foto Archivio Storico Trevigiano) nella digitalizzazione dei contenuti fotografici, organizzando a Caxias do Sul (Brasile) un percorso formativo sulla digitalizzazione dei contenuti fotografici e sui musei virtuali. Inoltre, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Castelfranco Veneto, ha organizzato e gestito un corso di formazione di cucina veneta e di approfondimento della tematica del turismo rurale e agriturismo.

BUDGET DEL PROGETTO
€ 1.142.857,00

BUDGET DELLA PROVINCIA DI TREVISO
€ 46.742,00

DURATA
36 mesi (2004-2007)

PARTNER Coordinatore: Provincia di Treviso – Italia; Provincia di Trento – Italia; Provincia di Venezia – Italia; Provincia di Perugia – Italia; Associazione Turistica della strada dell’Emigrante – Brasile; Comune di Bento Gonçalves – Brasile; Comune di Flores da Cunha – Brasile; Comune di Casablanca – Cile; Comune di Vilafranca del Pendes – Spagna; Comune di Montevideo – Uruguay

Informazioni aggiuntive

  • Sottotitolo - Descrizione progetto Formazione dei funzionari pubblici sudamericani in ambito di turismo rurale e valorizzazione del patrimonio storico culturale.
01 Gennaio 2012

HERMAN

Management of Cultural Heritage in the CENTRAL EUROPE Area

Gestione del patrimonio culturale nell’area CENTRAL EUROPE

Programma di cooperazione transnazionale CENTRAL EUROPE 2007-2013.

Il progetto HERMAN si è focalizzato sulla valorizzazione dei beni culturali scarsamente promossi attraverso lo sviluppo di strategie, modelli e procedure innovativi di gestione del patrimonio culturale nell’area dell’Europa Centrale.

In particolare, la Provincia di Treviso si è concentrata sul patrimonio delle proprie biblioteche, sviluppando un’azione pilota attraverso la quale ha realizzato una piattaforma interattiva (e-Lib), integrata alla piattaforma di catalogazione della Regione del Veneto (SebinaYou), al fine di garantire agli utenti delle biblioteche della rete provinciale (tvb. bibliotechetrevigiane.it) un servizio di prestito di risorse digitali quali: e-book, edicola digitale, audiolibri, musica, film, foto, banche dati, e-learning. Tale azione pilota ha contribuito al raggiungimento di uno dei principali obiettivi delle biblioteche pubbliche: garantire il libero accesso all’informazione, anche in formato digitale.

La fase di avvio del progetto ha previsto la costituzione di una piattaforma degli stakeholder costituita dai rappresentanti dei cinque poli bibliotecari in cui è suddiviso il territorio provinciale, oltre alle biblioteche di Treviso, Conegliano, il Settore Cultura della Regione del Veneto e l’Unità Operativa Beni Culturali della Provincia di Treviso. Grazie all’apporto degli stakeholder, è stato redatto un report sullo stato dell’arte della gestione del patrimonio culturale della Provincia di Treviso e un relativo modello di gestione, documenti che sono poi serviti all’elaborazione di un vero e proprio piano di azione per la gestione del patrimonio culturale provinciale. Tali azioni sono state accompagnate da una serie di attività mirate al rafforzamento delle competenze gestionali del personale del Settore Cultura della Provincia di Treviso quali: corsi di formazione, workshop, visite studio e scambi di personale; ma anche da momenti di formazione sull’editoria digitale destinati ai bibliotecari provinciali, attraverso corsi di aggiornamento e una conferenza incentrati sui temi dell’editoria e delle biblioteche digitali.

BUDGET DEL PROGETTO
€ 2.021.740,00

BUDGET DELLA PROVINCIA DI TREVISO
€ 206.250,00

DURATA
29 mesi (2012-2014)

PARTNER Coordinatore: Comune di Eger – Ungheria; Provincia di Treviso – Italia; Comune di Ravenna – Italia; Marco Polo System GEIE – Italia; Provincia di Ferrara – Italia; Comune di Regensburg – Germania; Comune di Lublino – Polonia; Istituto per lo Sviluppo Urbano di Cracovia (IRM) – Polonia; Istituto Pubblico di Maribor – Slovenia; Ufficio Nazionale per il Patrimonio Culturale – Ungheria

Informazioni aggiuntive

  • Sottotitolo - Descrizione progetto Valorizzazione del patrimonio bibliotecario della Provincia di Treviso attraverso la creazione di una piattaforma interattiva (e-Lib) per il prestito di risorse digitali.
01 Gennaio 2011

ALISTO – Ali sulla storia

Na krilih zgodovine

Link al sito di progetto

Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg IV Italia-Slovenia 2007-2013.

Il progetto europeo ALISTO – Ali sulla storia si è posto l’obiettivo di volare sul paesaggio storico del territorio italiano e austro-ungarico della Prima guerra mondiale, ponendo in sinergia l’analisi storica con l’innovazione tecnologica del volo simulato. Grazie a un’intensa attività di ricerca storica, svolta presso archivi italiani ed esteri, è stato ricostruito il paesaggio storico della Grande Guerra, realizzando, con un apposito software, una mappatura delle foto aeree storiche italiane e austro- ungariche che consente di vedere dall’alto sia il paesaggio degli anni 1915-18 sia quello odierno, percependone i valori storici e le trasformazioni.

Le postazioni di volo simulato, destinate a contenere le foto storiche opportunamente elaborate e georeferenziate, sono state installate in quattro sale allestite presso altrettanti partner al fine di accogliere gruppi di studenti e di soggetti interessati. Accanto all'attività di ricerca storica e di sviluppo delle postazioni di volo simulato, il progetto ha realizzato una serie di attività divulgative quali: convegni e mostre (di cui una itinerante) sui temi dell’aviazione e dei campi di volo della Prima guerra mondiale, una serie di laboratori didattici, supportati da materiali interattivi, volti a sensibilizzare gli studenti delle scuole elementari e medie di I e II grado sui temi del progetto, un educational tour finalizzato a far conoscere ai giornalisti locali i risultati del progetto. Infine, gli esiti e i documenti frutto delle ricerche sono stati valorizzati e disseminati attraverso un catalogo sull’osservazione aerea nel primo conflitto mondiale e una guida (corredata da mappa) ai campi di volo della Grande Guerra dalla costa dell’Emilia Romagna a Caporetto. Le ricerche, le postazioni di volo simulato e le attività di sensibilizzazione e disseminazione hanno favorito la percezione unitaria e condivisa dei valori storico-culturali del paesaggio oggetto dell’intervento, consentendo il superamento del concetto di confine e favorendo la cooperazione tra le aree transfrontaliere.

BUDGET DEL PROGETTO
€ 1.222.411,42

BUDGET DELLA PROVINCIA DI TREVISO
€ 225.663,55

DURATA
42 mesi (2011-2015)

PARTNER Coordinatore: Provincia di Treviso – Italia; Comune di Monfalcone – Italia; Comune di Lugo – Italia Marco Polo System G.E.I.E – Italia; Ministero per i beni e le attività culturali - Direzione regionale dei beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia – Italia; Agenzia Regionale RRA Severne Primorske d.o.o. Nova Gorica – Slovenia; Comune di Divača – Slovenia; Fondazione Poti miru v Posočju – Slovenia

Informazioni aggiuntive

  • Sottotitolo - Descrizione progetto Studio del ruolo dell’aviazione nella Grande Guerra attraverso la mappatura e ricostruzione fotografica del paesaggio storico, con la possibilità di sorvolarlo tramite postazioni di volo simulato.

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Il Presidente della Provincia di Treviso

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Orari

Orari per telefonare
lun - ven: 8:30 - 13:00
lun e mer: 15:00 - 17:00

Orari di ricevimento
lun - ven: 8:30 - 13:00
lun e mer: 15:00 - 17:00