Samantha De Bortoli

Samantha De Bortoli

Riparte il cantiere nel tratto dal km 26 al km 28: da lunedì 2 settembre Piana del Cansiglio accessibile salendo dal Lago di Santa Croce. Tratto aperto invece sabati e domeniche

Procedono spediti i lavori della Provincia sulla SP 422 Alpago-Cansiglio, nel Comune di Fregona, ripresi in questi giorni: un intervento necessario, da 1.316.700 euro, per realizzare opere di protezione dalla caduta di massi sulla carreggiata, a tutela di guidatori, ciclisti e pedoni. Per agevolare gli spostamenti durante le vacanze estive di Ferragosto, la Provincia aveva riaperto completamente il tratto dal 10 al 18 agosto; inoltre, per limitare i disagi e permettere ai cittadini di transitare più facilmente anche nella fascia oraria di punta serale in concomitanza con il cantiere, nei mesi scorsi era già stato concordato con la ditta di anticipare di un’ora l’apertura del tratto, alle 17.30: si ricorda, inoltre che il tratto è aperto completamente anche nei giorni del fine settimana, sabato e domenica, tutto il giorno. Garantito l’accesso al monte Pizzoc. Da lunedì 2 settembre i cittadini possono raggiungere La Piana del Cansiglio salendo dal Lago di Santa Croce per Tambre (BL), prendendo l’uscita autostradale della A27 di Fadalto - Lago di Santa Croce.

“I lavori, assolutamente necessari per garantire la sicurezza di tutti, procedono come da crono-programma e a breve riusciremo a portarli a termine – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – sappiamo che si tratta di un’opera complessa e conosciamo bene le criticità che un cantiere come questo può comportare: tuttavia stiamo venendo incontro a tutte le esigenze, trovando soluzioni equilibrate, per limitare i disagi al traffico e al tempo stesso garantire l’incolumità pubblica. Ora che i lavori sono ripresi e sono in fase di ultimazione, chiedo di pazientare ancora solo un pochino e ricordo che i cittadini possono utilizzare come percorso alternativo per raggiungere la Piana del Cansiglio la strada che sale dal Lago di Santa Croce per Tambre, uscendo dalla A27 di Faldalto-Lago di Santa Croce, che impiega solo 4 minuti in più per raggiungere il luogo. Per accelerare, in questi giorni abbiamo anche potenziato le squadre che lavorano sul posto: salvo qualche possibile giorno di ritardo nel caso in cui dovessero verificarsi eventi atmosferici particolarmente gravi, contiamo di terminare tutto entro il 20 settembre”.

Prossimamente l’avvio dei lavori urgenti sulla SP 635 Passo San Boldo. Il valore delle due opere è di 745.860 euro

In sicurezza la SP 4 “di Pedeguarda” in località Mura a Cison di Valmarino: prima della pausa di Ferragosto la Provincia di Treviso ha completato l’intervento, avviato nel mese di luglio, di pulizia, ripristino e posa delle barriere paramassi lungo la parete rocciosa nel tratto dal km 16+300 al km 17+000. Un’opera necessaria a garantire la tutela di guidatori, ciclisti e pedoni che si spostano sulla strada provinciale. Nei primi giorni di luglio la ditta incaricata dei lavori, ALTA QUOTA srl di Cavalese, aveva trasportato in quota con l’elicottero le barriere da installare sul versante roccioso lungo il tratto stradale interessato dal cantiere: nel corso del mese, sono stati poi realizzati tutti i lavori propedeutici alla predisposizione delle strutture e l’installazione vera a propria delle barriere. A breve partirà la seconda fase dei lavori, che prevede la mitigazione del rischio lungo la SP 635 del Passo San Boldo, dal km 18+000 al km 21+000 con la posa di reti protettive per prevenire il rischio di caduta massi dal versante Est del Passo.

Le lavorazioni, particolarmente delicate dal momento che l’area del cantiere si trova a 100 metri sopra la strada provinciale, saranno svolte grazie alla realizzazione di un apposito sentiero e, anche in questo caso, le strutture verranno installate attraverso l’utilizzo di un elicottero. Il valore complessivo di questi due interventi, necessari a garantire la sicurezza di cittadine e cittadini in un’area caratterizzata da pareti rocciose particolarmente scoscese, ammonta a 745.860 euro.

Per svolgere in sicurezza le lavorazioni sulla SP 635 sarà indispensabile sospendere la circolazione nella strada sottostante, che potrebbe essere soggetta al rischio di caduta di materiale roccioso durante il cantiere: a partire da lunedì 9 settembre è prevista, dunque, la completa chiusura al traffico del Passo San Boldo, dal lunedì al venerdì (sabato e domenica esclusi), dalle 8.00 alle 18.00, fino al termine delle opere (previsto per i primi giorni di ottobre, salvo possibili anticipazioni della riapertura nel caso di condizioni meteo particolarmente favorevoli). Apposita segnaletica sarà posizionata in corrispondenza del semaforo presente al Passo San Boldo (km 16+400) e subito a monte dell'Osteria al Babau (tornante n.16, km 20+350 circa). Specifici cartelli di preavviso, con indicazioni su orari e tempistiche del cantiere, saranno predisposti anche nella vallata lungo la SP 4 proveniente da Follina, la SP 635 proveniente da Tarzo, la SP 35 proveniente da Revine Lago e Vittorio Veneto, oltre che nella frazione di Trichiana, nel Bellunese.

“In questo periodo estivo abbiamo investito 1.694.165 euro per opere di messa in sicurezza e prevenzione in aree particolarmente delicate, lungo la SP 37 a San Pietro di Feletto, la SP 101 Asolana, la SP 4 a Cison di Valmarino, la SP 422 a Fregona tutte in fase di completamento, e ora chiudiamo il cerchio con la SP 635 del Passo San Boldo – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - le modifiche temporanee al traffico nelle aree di cantiere possono rappresentare dei piccoli disagi ma purtroppo sono necessarie a permettere i lavori: l’obiettivo è procedere spediti e terminare quanto prima per agevolare i cittadini negli spostamenti, garantendo maggiore sicurezza a opere concluse. Il meteo favorevole ci ha permesso di rispettare nei tempi stabiliti: l’auspicio è che anche per l’ultima fase di questo indispensabile cantiere sulla SP 635 le condizioni meteo ci consentano di procedere spediti e finire i lavori il prima possibile. L’incolumità di tutti resta comunque sempre al primo posto”.

Con il bando per la riqualificazione dell’illuminazione esterna degli impianti sportivi comunali, la Provincia di Treviso ha messo a disposizione 1 milione di euro di incentivi ai Comuni del territorio per ammodernare i vecchi sistemi altamente energivori presenti negli stadi e nei campi sportivi: i contributi cofinanzieranno 33 progetti e il risultato sarà una riduzione dell’inquinamento luminoso, un risparmio di 200.000 euro complessivi di kW in bolletta e di 200 tonnellate di CO2 all’anno.
Paragonate a un viaggio in aereo tra Venezia e Roma, le cui emissioni corrispondono circa a 0.27 tonnellate di CO2 per passeggero, significa risparmiare 740 viaggi andata e ritorno; facendo un confronto con i viaggi in treno, 200 tonnellate in meno equivalgono a 10 milioni di chilometri risparmiati, ovvero circa 17.000 viaggi andata e ritorno nella tratta Venezia-Roma ad alta velocità. Calate su Treviso, come elaborato dall’Ufficio Statistica della Provincia, significa evitare circa 28.000 spostamenti in auto tra il capoluogo e Venezia. Considerando la capacità di assorbimento di CO2 delle piante, produrre 200 tonnellate di CO2 in meno corrisponde all’attività di 9.090 alberi adulti.

Nell’ambito delle iniziative per la tutela dell’ambiente realizzate dalla Provincia di Treviso, l’anno scorso l’Ente aveva pubblicato un bando dedicato ai Comuni per incentivarli a sostituire i vecchi sistemi di illuminazione presenti nei campi sportivi, riservando 350.000 euro per cofinanziare i loro progetti: risorse che la Provincia ha integrato, arrivando a destinare 1.000.000 euro per coprire tutte le richieste. Così saranno cofinanziati 33 interventi, tra cui il campo sportivo di Villa a Cordignano, gli impianti sportivi a Badoere di Morgano, l’impianto a Pero di Breda di Piave, il campo da rugby di via Castellana a Montebelluna, lo stadio comunale Opitergium a Oderzo, i campi da tennis a Castelcucco, il campo da calcio di via De Amicis a Codognè, il campetto polivalente in via Cendon a Silea, il campo da calcio del centro CRCS di via Torino a Mogliano Veneto e gli impianti di via Dei Faveri a Ponte di Piave.

“Non molti sanno che le riqualificazioni energetiche dei sistemi di illuminazione si traducono in una notevole riduzione dell’inquinamento luminoso, quindi riusciremo a illuminare meglio e in modo più efficiente senza disperdere energia – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - i vecchi impianti spesso hanno un orientamento della luce sfavorevole, non efficiente che irradia verso il cielo o verso edifici o aree che non si vorrebbero illuminare, provocando così quello che si definisce inquinamento luminoso: un cielo notturno più “chiaro” può provocare gravi danni sulla salute, perché altera i normali ritmi circadiani degli esseri viventi. Inoltre, sostituendo impianti molto energivori, avremo un risparmio economico sui consumi, ma anche e soprattutto una riduzione considerevole dell’impatto che le emissioni di gas serra, prodotte con l’energia utilizzata per illuminare, hanno sull’ambiente circostante e di conseguenza sul cambiamento climatico. Paragonando le 200 tonnellate annue di CO2 risparmiate grazie a questi interventi, promossi e cofinanziati dalla Provincia, a situazioni quotidiane, come i viaggi in auto, treno o in aereo (che in questo periodo di vacanze estive aumentano esponenzialmente) riusciamo a far capire meglio di cosa stiamo parlando. Ecco perché, per mitigare il cambiamento climatico e contrastare l’inquinamento, è indispensabile intervenire con tanti piccoli accorgimenti, come nel caso dell’illuminazione degli impianti sportivi, che, insieme, possono fare una grande differenza”.

Così si traducono i 100 milioni investiti in due anni per costruire nuove scuole. Risparmio complessivo del 30% grazie a efficientamento energetico e manutenzioni.

15 lavori estivi in corso per l’inizio delle lezioni a settembre

Scuole superiori più efficienti, a consumi zero e più sicure: la Provincia di Treviso ha investito negli ultimi due anni oltre 100 milioni di euro, di cui 78 milioni per costruire nuove scuole, per un totale di 36 interventi edili che hanno permesso, o permetteranno a breve, una profonda riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare scolastico superiore del territorio: tradotti in un dato numerico, l’impatto stimato sull’ambiente circostante si riduce così dell’80% grazie alle scuole NZEB. Risparmi notevoli anche con gli interventi specifici di efficientamento e manutenzione straordinaria negli edifici esistenti: riduzione complessiva stimata dei consumi attorno al 30%. Grazie a risorse proprie e all’opportunità di finanziamenti esterni (MUTUI BEI, fondi Covid e PNRR), l’Ente è riuscito a realizzare opere che consentono ogni anno di risparmiare 1.800 tonnellate di CO2. In questi mesi estivi, inoltre, il Settore Edilizia ha svolto 15 interventi propedeutici per ottimizzare il rientro in classe di studentesse e studenti a settembre.

Nuove scuole superiori. Per fare un bilancio degli interventi dell’ultimo biennio, si considerano innanzitutto le scuole superiori di nuova costruzione, tutte di tipo NZEB (Near Zero Energy Building), ovvero a consumi zero e completamente eco-sostenibili: tra queste, l’Einaudi-Scarpa di Montebelluna, inaugurato ottobre 2023, da 11.281.335 euro, e le cucine del Maffioli, sempre nella stessa struttura, altra opera da 2.589.360 euro, ma anche il Liceo Veronese, da 4.389.000 euro, il cui 1° stralcio sarà terminato entro l’anno; l’IIS Città della Vittoria di Vittorio Veneto, nuova sede in viale Vittorio Emanuele II, che sostituirà il vecchio edificio nella stessa via, pronto entro la prossima primavera, dal valore di 11.783.682 euro, così come la nuova palestra dell’IPSSAR Beltrame, da 4.123.475 euro; l’ampliamento del Liceo Giorgione di Castelfranco Veneto, da 3.959.432 euro; l’IIS Casagrande di Pieve di Soligo, da 9.604.460 euro, previsto per la prossima estate; il nuovo IPSIA Pittoni a Conegliano, nel campus del Galilei, da 8.663.672 euro, in fase di costruzione e previsto per la seconda metà del 2025; il nuovo edificio dell’Istituto Planck di Villorba, da 8.701.868 euro, i cui lavori procedono come da crono-programma e l’ultimazione è prevista per l’autunno 2025. Infine, la nuova succursale “Ca’ del Galletto” del Liceo Canova di Treviso, opera da 9.900.000 euro, che sostituirà il precedente edificio, per la quale sono in corso i lavori propedeutici all’avvio della costruzione.

Opere di efficientamento energetico. A concorrere alla riduzione dell’impatto ambientale, ci sono naturalmente anche gli interventi specifici di efficientamento energetico e manutenzione straordinaria, realizzati anche nell’ambito del Global Service Manutentivo, ovvero dello strumento di gestione tecnico - manutentiva del patrimonio edilizio delle scuole provinciali: tra questi, si ricordano la realizzazione di 18 impianti fotovoltaici di potenza complessiva pari a 985 kW, che consentiranno un risparmio di 1.100.000 kwh all'anno in totale (nelle sedi dell'IS Galilei, ISISS Da Collo e liceo Marconi di Conegliano, all'ITCG Martini, al liceo Giorgione e all'IPSIA Galilei e all'ISISS Rosselli di Castelfranco Veneto, al liceo Primo Levi di Montebelluna, liceo Berto di Mogliano Veneto, all'ITSCG Sansovino di Oderzo, all'ITIS Fermi (sede e succursale), all'ITT Mazzotti, al liceo Da Vinci e all'IPSIA Giorgi di Treviso, all'ISISS Verdi di Valdobbiadene, all'IPSSAR Alberini (palestra) di Villorba e all'IIS Città della Vittoria a Vittorio Veneto); la sostituzione di lampadine tradizionali con 14.300 lampade a led negli edifici esistenti, che portano ogni anno un risparmio di 1.200.000 Kwh all'anno, l’adeguamento delle centrali termiche, con la sostituzione di 105 pompe di circolazione dell'acqua, l'installazione di 2000 valvole termostatiche, l’adeguamento di tubazioni, misuratori e-meter e di sistemi smart metering per il monitoraggio dei consumi negli edifici, l’installazione di 4 impianti solari termici per l'acqua sanitaria (ITG Palladio di Treviso, IS Duca degli Abruzzi di Treviso, ISISS Da Collo di Conegliano e IPSIA Galilei di Castelfranco Veneto), e di 108 temporizzatori docce per ridurre gli sprechi di acqua.

Per quanto riguarda i lavori di manutenzione straordinaria, nei quali rientrano la sostituzione dei vecchi serramenti con nuovi serramenti al fine di migliorare l'isolamento termico (evitando dispersioni di calore), i lavori di impermeabilizzazione dei tetti e il rifacimento dei servizi igienici in molte scuole superiori, tra i più recenti, si citano le opere manutentive completate all’Istituto Cerletti di Piavon di Oderzo (858.000 euro, di cui 700.000 da finanziamento PNRR), la riqualificazione dell’Istituto Sansovino, sempre a Oderzo, da 1.513.318 euro, che ha permesso di installare nuovi serramenti, sistema antincendio, impianti termici e illuminazione, allarme e nuova pavimentazione in palestra, i lavori ultimati sugli infissi e bagni all’Istituto Rosselli di Castelfranco Veneto, per 1.200.000 euro, le opere al liceo Duca degli Abruzzi di Treviso per la pensilina di collegamento con la palestra e il sistema antincendio (1.080.000 euro, di cui 800.000 da finanziamento PNRR), la riqualificazione del Besta di Treviso, ultimata per 1.150.000 euro, la riqualificazione energetica dell’ITI Galilei di Conegliano, da 631.004 euro, la manutenzione della copertura dell’IIS Verdi di Valdobbiadene, da 359.208 euro, e la riqualificazione architettonica delle palestre del Liceo Da Vinci (1.423.886 euro) e dell’IIS Riccati-Luzzatti di Treviso (1.950.000 euro), entrambe in corso e previste entro fine anno.

Interventi estivi. In vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, la Provincia sta svolgendo in questi mesi estivi alcuni interventi per ottimizzare il rientro in classe di studentesse e studenti: tra questi, la sostituzione del lucernaio della palestra del Liceo Levi di Montebelluna, le operazioni di trasloco di attrezzature e cucine del Maffioli Via Feratine, sempre a Montebelluna, le opere a Castelfranco Veneto relative al ripristino dell’interrato e ricostruzione della parete vano scale della sede Maffioli ex ospedale (a seguito danni eventi atmosferici avversi) e il ripristino della linea fognaria all’Istituto Martini, la messa in sicurezza dei controsoffitti e il nuovo ascensore al Liceo Giorgione e l’adeguamento della cabina elettrica MT alla sede Villa Dolfin del Maffioli, l’installazione di georadar e il ripristino dei pozzetti di ispezione al Campus San Pelajo di Treviso per l’IS Giorgi-Fermi, il rifacimento dei controsoffitti alla succursale Mura San Teonisto del Liceo Canova, le opere edili, impiantistiche e il trasloco per adeguamento del Patronato Turroni, per accogliere l’IS Scarpa di Oderzo, e la realizzazione del controsoffitto all’Istituto Obici, sempre a Oderzo, la sistemazione degli spogliatoi della palestra del Liceo Berto a Mogliano, il risanamento della muratura sulle aule al piano seminterrato dell’Istituto Verdi di Valdobbiadene e, infine, l’ammodernamento dell’ascensore nella succursale dell’Istituto Città della Vittoria a Serravalle.

"Ho voluto fare il punto sul piano di edilizia scolastica superiore da 100 milioni che abbiamo avviato in questi anni per tradurre in termini concreti il valore di questi interventi: tra scuole già costruite e altre in fase di ultimazione riusciremo a dare un contributo alla salute ambientale del nostro territorio dell’80% - le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – ciò significa che i soldi investiti, tra risorse della Provincia e finanziamenti esterni, permettono e permetteranno a tutte le studentesse e agli studenti che frequentano le scuole superiori della Marca Trevigiana di avere non solo spazi didattici adeguati all’avanguardia, ma anche strutture che apportano benefici diretti in termini di risparmio energetico e riduzione delle emissioni inquinanti. Nei mesi estivi inoltre stiamo procedendo, come di consueto, con 15 opere manutentive che consentiranno un rientro in aula migliore a settembre, oltre agli interventi, ricordo, per ripristinare le condizioni di sicurezza in seguito agli allagamenti e ai danni provocati dalle ondate di maltempo. In autunno torneremo anche con l’edizione 2024 della Green School Competition, con cui premieremo le scuole che hanno risparmiato più energia”.

Le opere interessano il tratto dal km 26 al km 28, che sarà completamente aperto al traffico a Ferragosto, dal 10 al 18 agosto.
Modifiche alla viabilità dal 2 settembre per terminare i lavori

Sono già in fase avanzata i lavori di messa in sicurezza e prevenzione dalla caduta massi sulla SP 422 Alpago-Cansiglio, nel Comune di Fregona a cura della Provincia di Treviso: l’intervento, dal valore complessivo di 1.316.000 euro, si è reso necessario per realizzare opere di protezione a tutela di guidatori, ciclisti e pedoni, in un’area particolarmente sensibile. Per consentire i lavori, sino a oggi la Provincia ha previsto delle modifiche alla viabilità, secondo le necessità del cantiere: ormai le opere sono a buon punto, dato che sono stati installati oltre 470 metri di barriere paramassi, nonostante i numerosi nubifragi che in questo periodo hanno colpito il territorio ma che, tuttavia, non hanno intaccato il regolare prosieguo delle opere. Ora la Provincia ha concordato con la ditta esecutrice degli interventi di aprire completamente la strada al traffico per il periodo dal 10 al 18 agosto, in modo da agevolare la fluidità degli spostamenti previsti per le vacanze estive e di Ferragosto. I lavori riprenderanno dunque a regime dal 19 agosto. L’ultimo tratto da mettere in sicurezza, relativo alle ultime due barriere da posizionare al km 26, sarà quello più complesso, vista la particolare conformazione naturale del versante roccioso: a tal proposito, è prevista la chiusura totale del singolo tratto interessato dal 2 al 20 settembre, sempre dalle 8.30 alle 17.30 (esclusi sabato e festivi dove si potrà circolare normalmente). Questa misura, che prevede il potenziamento delle squadre attive in cantiere per accelerare i lavori, permetterà di ridurre i disagi sulla viabilità e i tempi di chiusura del tratto previste inizialmente dal progetto.

“Siamo quasi al termine di un’opera davvero complessa ma assolutamente necessaria per la tutela dell’incolumità dei cittadini – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – grazie alla squadra del Settore Viabilità delle Provincia e alla ditta MG Disgaggi siamo riusciti ad accelerare sui tempi, in due momenti: prima, a fine maggio, anticipando di un’ora l’apertura al traffico del tratto interessato dai lavori, soluzione che ha permesso una maggiore flessibilità negli spostamenti in una fascia oraria di punta; ora, trovando un accordo per tutelare la sicurezza di tutti, guidatori, ciclisti e pedoni, e al contempo aprire completamente al traffico nel periodo centrale di Ferragosto. Purtroppo, sappiamo che si tratta di un cantiere delicato, dal costo importante, che richiede lavorazioni di disgaggio delle pareti piuttosto rischiose, ma al primo posto dev’esserci sempre l’incolumità pubblica, e questa è un’operazione necessaria per proteggere la zona dalla caduta massi. È tenendo conto di queste criticità che stiamo facendo il massimo per venire incontro alle esigenze di tutti coloro che frequentano e circolano in quell’area. Con l’ulteriore potenziamento delle squadre che lavorano sul posto, a settembre riusciremo a ottimizzare i tempi del cantiere (salvo qualche possibile giorno di ritardo qualora dovessero verificarsi eventi atmosferici particolarmente gravi) e a ridurre ulteriormente le interferenze con il traffico, limitando i disagi”.

Investiti dall’Ente oltre 11 milioni per cofinanziare nei Comuni interventi di messa in sicurezza e piste ciclopedonali negli ultimi anni

Sono 12, da gennaio a luglio 2024, gli incidenti mortali che hanno coinvolto mezzi a due ruote nel territorio della Marca Trevigiana: questo il dato, provvisorio, elaborato dalla Provincia di Treviso nell’ambito delle attività di monitoraggio svolte dal Centro Incidenti Stradali e dall’Ufficio Statistica dell’Ente. Nel totale complessivo delle 35 vittime della strada rilevate in questi primi 7 mesi, moto, biciclette e altri veicoli a 2 ruote rappresentano il 34% dei casi. L’anno scorso, nello stesso periodo, le vittime sono state 16, ovvero quasi la metà degli incidenti registrati (precisamente, il 46%): un lieve calo, dunque, quello rilevato quest’anno, di circa -12%.

Mesi più critici: giugno e luglio mesi con più vittime, incidenti concentrati nella fascia oraria diurna.

Sono 7 le vittime su mezzi a due ruote tra giugno e luglio, i mesi più critici di questo primo semestre, mentre ad aprile rilevato 1 solo incidente: nel 2023 i picchi si erano registrati proprio ad aprile, con 5 persone decedute, e anche a giugno, 6 vittime. Quest’anno la fascia oraria più a rischio, fino a oggi, è quella tra le 9 e le 10, ora in cui si sono verificati 3 incidenti su 12 (l’anno scorso, nessuna vittima in quest’ora, il picco era tra le 17 e le 18, con 5 vittime, e tra le 12 e le 13, con 4 vittime). Il fine settimana, sabato e domenica, registra 4 incidenti in totale; nel 2023, erano 8, il doppio.

Over 60 più coinvolti nei sinistri mortali con mezzi a due ruote: nel 2023 più vittime tra i 21 e i 40 anni.

In linea con i dati relativi ai 35 incidenti complessivi da gennaio a luglio 2024, la fascia d’età che purtroppo è rimasta più coinvolta in incidenti mortali è tra i 61 e 70 anni (4 vittime). Un andamento molto diverso a quello del 2023, dove si rilevavano, nello stesso periodo, 7 vittime nella fascia dai 21 anni ai 40.

Scontri frontali, laterali e tamponamenti dinamiche più frequenti nei mortali: l’anno scorso spiccava la fuoriuscita autonoma.

Mentre per gli incidenti mortali che coinvolgono le auto la prima causa di incidente è la fuoriuscita autonoma, in questi primi 7 mesi, per i mezzi a due ruote le dinamiche più frequenti sono gli scontri frontali, laterali e i tamponamenti: nel 2023 la fuoriuscita era invece tra le prime cause di sinistro mortale per i motocicli.

“Quest’anno stiamo assistendo a una lieve diminuzione, rispetto all’anno scorso, del numero di incidenti in cui restano coinvolti moto e biciclette, ma le vittime sono ancora tante, troppe, e il nostro obiettivo resta sempre quello di creare le migliori condizioni per agevolare la mobilità attiva e sostenibile – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – proprio per questo, è necessario agire su quelle che sono le due “anime” della sicurezza stradale: a monte, una corretta formazione, sin dalla tenera età, sui rischi a cui si può incorrere quando ci si sposta sulla strada, al fine di mettere in atto i giusti accorgimenti per proteggere se stessi e gli altri, e, a valle, la messa in sicurezza della rete viaria con opere di riqualificazione degli incroci e anche, naturalmente, di realizzazione di tratti ciclopedonali che i cittadini possono utilizzare per muoversi a piedi o in bici, con la massima tutela. Oltre alla volontà di agire su entrambi gli aspetti, servono anche molte risorse: solo per quanto riguarda la Provincia di Treviso, negli ultimi anni abbiamo investito oltre 40 milioni di euro nella viabilità provinciale, oltre 3 milioni annui per la manutenzione ordinaria, oltre 5 milioni per manutenzione straordinaria e somme urgenze (come nel caso di frane), e oltre 11 milioni proprio per cofinanziare nei Comuni interventi di messa in sicurezza, ovvero riqualificazione di incroci, nuove rotatorie, nuove piste ciclabili, già costruite o di prossima realizzazione. Questo solo per dare un’idea dell’ordine di grandezza dei lavori di cui stiamo parlando, oltre che degli ambiti di competenza sui quali la Provincia può rispondere e intervenire. Alla base di questa programmazione, ovviamente, ci sono sempre anche le segnalazioni e il monitoraggio dei contesti stradali più “a rischio” incidenti. Siamo convinti che mettendo insieme le due facce della medaglia i sinistri possono diminuire e il nostro obiettivo resta sempre l’azzeramento delle vittime della strada: continueremo a lavorare in prima linea proprio su questo e su quel patto con la comunità, anche attraverso le iniziative del Tavolo Sicurezza Stradale, per spostamenti più consapevoli”.

Proseguono le attività dell’iniziativa vincitrice del bando UPI nazionale e finanziata nell’ambito del Fondo Politiche Giovanili. I risultati del primo semestre: 9 giornate formative dedicate agli stili di vita sani, nuove amicizie e vittorie ai Giochi interprovinciali di Imperia, l’incontro con la Consulta degli Studenti della Provincia, oltre 20 open day ed eventi con psicologi dello sport, educatori e allenatori aperti anche alla comunità.

Promuovere i buoni valori dello sport, quali l’inclusione, il rispetto, il gioco di squadra e la sana alimentazione, attraverso attività e laboratori promossi da una rete di 10 realtà, pubbliche e private, costituita da Provincia di Treviso, UPI Veneto, Istituti Alberghieri e Associazioni Sportive. Questi gli obiettivi perseguiti dal progetto SPORT ABC, con il quale la Provincia è risultata tra le vincitrici del bando “GAME UPI”, finanziato l’anno scorso da UPI nazionale per un valore complessivo di 100.000 euro e avviato all’inizio di quest’anno.

Nel primo semestre 2024, la Provincia e le 9 realtà partner dell’iniziativa - l’Unione Province del Veneto, l’Istituto Alberghiero Massimo Alberini (Villorba), l’Istituto Alberghiero Giuseppe Maffioli (Castelfranco Veneto), la Scuola professionale Lepido Rocco (Motta di Livenza), l’ASD Villorba Rugby (Villorba), l’SSD Sport Target (Castelfranco V.to), l’SSD Pallavolo Motta (Motta di Livenza), APS - ASD Treviso Bulls (Treviso), la CSA - Centro Servizi Associati (Conegliano) – hanno coinvolto oltre 100 ragazze e ragazzi delle scuole superiori, organizzato 9 incontri didattici in classe dedicati ad approfondire i principi alla base di un’alimentazione e di uno stili di vita sani e, insieme alle Associazioni, promosso oltre 20 eventi, tra open day e lezioni formative, curati da psicologi dello sport, educatori e allenatori, per affrontare i temi della gestione della sconfitta, le modalità di comunicazione in contesti sensibili, i rapporti con i compagni di squadra e la gestione delle aspettative. Dopo la pausa estiva, le attività riprenderanno e, in autunno, sono previste ulteriori occasioni di confronto e il laboratorio finale “GAME CHEF”, una vera e propria gara di cucina tra gli Istituti Alberghieri partner dell’iniziativa, che vedrà studentesse e studenti destreggiarsi in prima linea tra i fornelli per stilare le proprie proposte di menù salutare.

L’avvio del progetto: Erika Mestriner nominata Portavoce del Comitato Giovani della Provincia di Treviso

incarico

Dopo le prime fasi organizzative tra la Provincia di Treviso e i partner, a inizio anno l’Ente ha pubblicato un avviso per selezionare un Portavoce che avrebbe accompagnato ragazze e ragazzi nelle varie attività proposte e promosso il progetto SPORT ABC tra le Associazioni Sportive. Nel mese di marzo l’Ente ha incaricato Erika Mestriner, 28 anni di Breda di Piave, laureata in Psicologia clinica e di comunità allo IUSVE, con un tirocinio professionalizzante in Psicologia dello Sport e dell’Esercizio Fisico.

Lezioni di alimentazione in classe: 9 incontri tra marzo e maggio

lezioni alimentazione

A partire dal 16 marzo la Provincia di Treviso ha avviato incontri informativi in presenza e online per affrontare il tema dell’alimentazione sportiva: 3 gli istituti coinvolti, I.P.S.S.E.O.A. "Massimo Alberini" di Lancenigo di Villorba, l’I.P.S.S.E.O.A. "Giuseppe Maffioli" di Castelfranco Veneto e la Scuola di formazione professionale Lepido Rocco - Percorso agroalimentare: pasticceri e panificatori di Villorba.
Nel dettaglio, studentesse e studenti coinvolti hanno approfondito in classe temi quali il corretto bilanciamento dell’alimentazione, la relazione tra macronutrienti e dieta, le intolleranze alimentari, la diverse esigenze alimentari correlate a sport ad alta o bassa intensità, integrazione e altre particolari necessità nella dieta di uno sportivo. Le lezioni sono state svolte dal dott. Giuseppe Cerullo, del Dipartimento Scienze Biomediche dell’Università di Padova.

Presentata la Squadra della Provincia di Treviso: l’incontro con la Portavoce

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A fine aprile la Portavoce del Comitato Giovani del progetto, Erika Mestriner, ha incontrato la Squadra che ha rappresentato la Provincia di Treviso ai Giochi Interprovinciali organizzati da UPI nazionale a Imperia: si tratta di 10 ragazze e ragazzi dell’Istituto Alberini di Lancenigo di Villorba, che il 15 e 16 maggio sono andati in trasferta nella provincia ligure, accompagnati da docenti e referenti della Provincia di Treviso, per incontrare le altre Squadre italiane coinvolte nei Giochi e vivere le esperienze proposte da UPI nazionale in un’ottica di conoscenza, condivisione e amicizia.

Il progetto SPORT ABC presentato alla Consulta Provinciale degli Studenti

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Il 23 aprile la Provincia di Treviso ha ospitato l'Assemblea tecnica della Consulta provinciale degli Studenti: un'occasione per presentare il progetto "SPORT ABC" dell'Ente, risultato vincitore del bando promosso da Province Italiane UPI. Le studentesse e gli studenti presenti in Auditorium, al Sant’Artemio, hanno potuto approfondire le finalità dell’iniziativa intervenendo sul tema.

SPORT ABC, la Squadra della Provincia di Treviso a Imperia per i Giochi Area Nord: Prima Assoluta a Petanque, argento nel Nuoto

imperia

Dopo la presentazione ufficiale della squadra rappresentativa della Marca Trevigiana nell’ambito dei Giochi nazionali promossi dall’Unione Province Italiane, le ragazze e i ragazzi hanno trascorso il 15 e 16 maggio due giorni a Imperia per partecipare alle attività sportive dell’Area Nord. Una due giorni di sport, socialità e inclusione tra la Provincia di Treviso e le Province di Alessandria, Imperia, Forlì-Cesena, La Spezia e Savona. La squadra, formata da 10 studentesse e studenti dell’Istituto Alberini di Lancenigo di Villorba, ha sfidato le altre rispettive 5 squadre provinciali nei Giochi previsti dall’iniziativa GAME UPI, ovvero nuoto, petanque (specialità dello sport delle bocce), pallapugno e atletica, ottenendo ottimi risultati: il team della Provincia di Treviso si è classificato 1^ assoluto nel gioco del petanque e 2^ nel nuoto; 4^ posizioni invece in atletica e pallapugno. I punteggi hanno permesso al gruppo di guadagnarsi la medaglia di bronzo nella classifica generale, per soli 3 punti di distanza dal primo posto assoluto, vinto da Imperia.

Incontri con le Associazioni Sportive e Open Day

incontri associazioni

Nei mesi di maggio, giugno e luglio si sono svolti incontri e percorsi formativi a cura delle Associazioni Sportive partner del progetto: in particolare, si ricordano l’allenamento a porte aperte con coach nazionale di power chair a cura dell’Associazione Treviso Bulls del 23 giugno, il corso per allenatori under 35 per ragazze e ragazzi con disabilità promosso dall’ASD Sport Target, in collaborazione con la Cooperativa Sonda e l’Associazione Cruciverba (calendario di 15 incontri dall’11 maggio al 1 agosto), lo scambio con la delegazione di studenti del college CymoeddC di Cardiff a cura del Centro Servizi Associati Conegliano del 20 maggio, la partecipazione all’ evento sportivo “Torch run” a Castelfranco Veneto (16 maggio e 1 giugno) e alla Giornata dello Sport di Conegliano (2 giugno), l’evento “Sogni e Talenti” del 7 maggio sulla gestione del successo e dell’insuccesso sportivo e il beach open day del 25 maggio aperto a tutta la cittadinanza con prova gratuita di beach volley, entrambi a cura della Pallavolo Motta.

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Fuoriuscita per distrazione prima causa (38%), maggio mese senza mortali, primavera con -73% vittime rispetto al 2023

Nei primi sette mesi del 2024, da gennaio al 31 luglio, sono 35 le persone che hanno perso la vita in un incidente stradale nel territorio della Marca Trevigiana: oltre la metà degli incidenti mortali ha coinvolto cittadini over 60 (precisamente, il 63% dei sinistri), dato in crescita rispetto al 2023 (20 le vittime di questa fascia d’età l’anno scorso, già 22 in questi 7 mesi del 2024). In diminuzione, -10% circa, il numero di incidenti con feriti: 1.027 quest’anno, erano 1.131 nello stesso periodo nel 2023. Sono questi i primi risultati, provvisori, elaborati dal Centro di Monitoraggio Incidenti Stradali della Provincia di Treviso, che, in sinergia con la Prefettura di Treviso, analizza e rileva gli incidenti che si verificano nel territorio. Come ogni anno la Provincia, in qualità di referente ISTAT, redige un quadro dell’incidentalità stradale che, a fine anno, sarà inoltrato all’Istituto nazionale per le successive fasi di verifica e certificazione.

Obiettivo, a livello provinciale, monitorare il trend negli anni e le dinamiche in cui accadono i sinistri, al fine di attuare, con le Forze dell’Ordine e anche con gli oltre 30 membri del Tavolo Sicurezza Stradale avviato al Sant’Artemio nel 2022, iniziative di sensibilizzazione per diffondere maggiore consapevolezza sui rischi alla guida e le modalità per prevenirli. Oltre alle lezioni dedicate ai giovani, che la Provincia svolge da oltre 20 anni e che coinvolgono solo nelle scuole superiori, ogni anno, 5000 studentesse e studenti, proprio nel 2023 grazie alla sinergia con l’Ulss2 nell’ambito del Tavolo Sicurezza sono partiti anche incontri specifici per cittadine e cittadini over 60, con l’obiettivo di aggiornare chi ha già la patente da molto tempo sia rispetto alle novità normative sia ai modi in cui cambia, a livello fisico e percettivo, lo stile di guida.

Numero delle vittime, mesi e giorni più critici.

Secondo quanto rilevato dal Centro di Monitoraggio della Provincia, le vittime registrate alla data del 31 luglio sono 35, con picchi a gennaio (9 vittime) e a luglio (9 quest’anno, nel 2023 c’era stata solo 1 vittima). Non si sono verificati incidenti mortali, invece, nel mese di maggio: un “mese zero” non era mai accaduto negli ultimi 30 anni. La primavera, tra aprile e maggio, mostra una forte diminuzione degli incidenti rispetto al 2023: sono stati 6 in tre mesi, -73% (erano ben 22 le persone decedute l’anno scorso). Giorno più infausto il lunedì (8 vittime, solo 1 nei primi 7 mesi del 2023), segue il mercoledì e il sabato (12 le vittime coinvolte in incidenti in queste due giornate sino a oggi), il giovedì (5 vittime),
la domenica (4 vittime), il martedì (3 vittime) e il venerdì (3 vittime).

Una distribuzione che mostra nel 2024 un andamento insolito rispetto agli anni precedenti, poiché la maggiore concentrazione di mortali si verificava solitamente nei giorni di fine settimana e con le uscite del sabato sera: le numerose le iniziative di sensibilizzazione attivate sul tema in questi anni, soprattutto in relazione ai rischi del consumo di alcol alla guida e alla necessità di organizzarsi preventivamente per le serate, hanno sicuramente contribuito a creare maggiore consapevolezza, soprattutto tra i giovanissimi. Per quanto riguarda le fasce orarie più critiche, il picco resta tra le 17 e le 18: a differenza dell’anno scorso, tuttavia, si osserva un incremento dei sinistri nelle fasce orarie mattutine, tra le 9 e le 11, mentre nel 2023 si registravano incidenti tra le 12 e le 13.

Analisi fasce d’età. In aumento gli incidenti mortali che coinvolgono cittadini over 60: sono 22 le vittime in questi primi 7 mesi (erano state 20, in totale, nel 2023), ovvero il 63% del totale. Prima causa di incidente resta la fuoriuscita autonoma, causata prevalentemente da distrazione, specie per utilizzo di cellulare, dispositivi digitali e mancate precedenze. Tra le cause principali, anche l’eccesso di velocità, come certifica ISTAT sui dati 2023. Sono state 8, invece, le vittime under 30: sono state 11 l’anno scorso, da gennaio a luglio.

Distrazione prima causa di incidente. La fuoriuscita autonoma per distrazione resta la prima causa di incidente mortale: 13 gli incidenti di questo genere siano a oggi, seguiti da scontri frontali-laterali (6 incidenti, che coinvolgono principalmente auto e moto per una mancata precedenza) e investimenti di pedone (4 i mortali sino a oggi). Un trend dimostrato anche dai dati certificati ISTAT del 2023 che mostrano, a livello nazionale, come la distrazione alla guida sia la prima circostanza di incidente (15,1% dei casi), seguita dal mancato rispetto della precedenza (12,9%, spesso correlata alla distrazione) e dalla velocità troppo elevata (8,4%).

“Un primo bilancio di questi 7 mesi mostra, purtroppo, un andamento simile all’anno scorso, che tuttavia rispetto al 2022 aveva registrato un lieve calo, di circa -10% - commenta Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – l’attività del Centro di Monitoraggio della Provincia, che si aggiorna costantemente con la Prefettura e le Forze dell’Ordine che rilevano i sinistri nel territorio, ci permette di avere un quadro completo della situazione e di attuare strategie mirate di sensibilizzazione sul tema, a seconda delle fasce d’età. Ricordo sempre che è dalla fine degli anni Novanta che la Provincia entra nelle classi delle scuole superiori per fare formazione su come prevenire gli incidenti, anche attraverso l’utilizzo di video e campagne shock, e anche grazie a queste lezioni siamo riusciti a dimezzare, dal 2000 al 2010, il numero di incidenti (dai 151 incidenti del 2000 siamo arrivati agli 82 del 2010) centrando l’obiettivo previsto dal “Libro Bianco” della Commissione Europea”. Un ulteriore passo avanti nei dieci anni successivi, perché le 82 vittime sono arrivate a 40 nel 2020 (pur essendo quest’ultimo un anno anomalo per via della pandemia) anche in questo caso secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030. Eppure in questi ultimi anni stiamo assistendo di nuovo a una recrudescenza degli incidenti, è per questo che stiamo rafforzando sinergie e collaborazioni anche con Comuni, Ulss, Associazioni e Autoscuole, al fine di fare ancora più rete e attivare maggiori servizi di informazione e formazione per educare alla sicurezza stradale. Non dobbiamo mai abbassare la guardia, a livello amministrativo abbiamo investito 40 milioni negli ultimi anni per riqualificare la rete viaria, ma le vittime sono ancora troppe e non dobbiamo permetterlo, o meglio, dobbiamo mettere sul campo tutte le condizioni per evitare che questi drammatici episodi non si verifichino. E questo è possibile solo facendo un patto con i cittadini, di reciproca attenzione”.

"L’attenzione delle Istituzioni nei confronti della sicurezza stradale è massima, come dimostrato anche dalla intensa attività di controllo svolta dalle Forze dell’Ordine e dalle Polizie Locali per l’accertamento delle violazioni del Codice della strada, a garanzia dei cittadini – le parole di Angelo Sidoti, prefetto di Treviso - I dati raccolti, relativi al primo semestre 2024, dimostrano che, pur a fronte di una lieve flessione tanto del numero di verbali, quanto dei provvedimenti di sospensione delle patenti di guida, i comportamenti scorretti alla guida continuano ad essere ancora diffusi. In particolare, i verbali per violazioni del Codice della strada elevati nella Provincia di Treviso da organi accertatori statali nel corso dei primi sei mesi del 2024 sono stati oltre 13.000, in lieve diminuzione rispetto a quelli del primo semestre dell’anno precedente, così come risultano diminuiti leggermente i provvedimenti di sospensione della patente adottati nel primo semestre 2024 rispetto ai provvedimenti del corrispondente intervallo temporale del 2023. Appare tuttavia meritevole di particolare attenzione, in quanto in netto aumento rispetto all’anno precedente, il numero di decreti di sospensione per guida in stato di ebbrezza adottati nel corso del 2023. Mentre nel 2022 il totale dei decreti ex art. 186 C.d.s. era stato di circa 750 unità, nel corso del 2023 sono stati adottati oltre 1.000 provvedimenti di sospensione.
Ringrazio le Forze dell’Ordine, la Polizia Locale, la Provincia e tutti gli altri organi ed enti coinvolti, nell’ambito delle rispettive competenze, per il fondamentale ruolo svolto ogni giorno per il miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale, sia attraverso le abituali e fondamentali attività di controllo, sia con la promozione di iniziative e progetti di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, rivolti in particolare nei confronti delle fasce più a rischio della popolazione."

“Questi dati ci fanno capire come le attività di sensibilizzazione e formazione sul tema della prevenzione incidenti portate avanti dal progetto del Tavolo Sicurezza Stradale della Provincia di Treviso siano importanti per diffondere maggiore consapevolezza – le parole di Roberto Fava, consigliere provinciale delegato alla sicurezza stradale – stiamo intensificando le attività formative rivolte a tutte le fasce d’età: a settembre potenzieremo le lezioni nelle scuole superiori e anche con gli incontri di aggiornamento ed educazione stradale per over 65 abbiamo già coinvolto oltre 1000 cittadini nei Comuni e nei Centri Ricreativi”.

Alberi abbattuti al Cerletti di Conegliano e al Campus Planck-Alberini di Villorba, banchine stradali danneggiate sulle SP 57 e SP 34

La Provincia di Treviso sta monitorando i danni causati dal nubifragio che nella tarda serata del 28 luglio si è abbattuto sul territorio, prevalentemente nei Comuni di Conegliano, Susegana, Breda di Piave, Maserada, San Biagio di Callalta, Treviso e Villorba: negli ultimi due giorni i Tecnici del Settore Viabilità dell’Ente hanno effettuato i sopralluoghi nelle aree in cui sono state segnalate delle criticità e, fortunatamente, l’entità dei danni è inferiori rispetto alle ondate di maltempo di maggio e giugno: a Susegana, in via Mercatelli, sulla SP 34, è stata danneggiata una porzione di banchina stradale, a causa del cedimento di alcune piante abbattute dalle forti raffiche vento; tra Maserada e Candelù, lungo la SP 57, sono state spezzate numerose piante, ma grazie all’intervento di Provincia e Vigili del Fuoco le ramaglie accumulate sulla carreggiata sono già state rimosse.

Alberi divelti anche al Campus degli Istituti Planck e Alberini di Villorba, dove sono in corso le opere di messa in sicurezza, e all’Istituto Cerletti di Conegliano, dove le raffiche a oltre 150 km/h hanno spostato un’impalcatura, senza arrecare gravi danni all’edificio, sollevato una scossalina dal tetto dell’Edificio B della scuola e spezzato alcuni rami: anche in quest’ultimo caso, i Tecnici Edilizia della Provincia stanno già provvedendo al ripristino.

“Il violento nubifragio che domenica ha colpito il Coneglianese, Treviso e Comuni limitrofi ha provocato ancora, purtroppo, numerose situazioni di criticità: oltre 120 le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, che in sinergia con la Protezione Civile hanno ripristinato in tempi brevissimi le condizioni di sicurezza su strade e abitazioni e a loro va il mio plauso – commenta Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – per quanto riguarda la rete viaria di competenza provinciale e l’edilizia scolastica superiore, fortunatamente questa volta, rispetto agli allagamenti e alle infiltrazioni verificatesi tra maggio e giugno a Castelfranco e nell’Asolano, non abbiamo rinvenuto grossi danni alle infrastrutture, ma soprattutto alberi spezzati, purtroppo dal forte vento. Stiamo già intervenendo nelle aree segnalate a Susegana, Maserada, Villorba e Conegliano. Gli eventi atmosferici estremi stanno diventando sempre più frequenti, quindi è fondamentale avere una squadra pronta a intervenire ma ancor di più attuare delle misure che consentano di prevenire e mitigare gli effetti spesso drammatici di questo fenomeno: penso a tutte quelle opere di riqualificazione e manutenzione delle aree verdi nei centri urbani, per cui come Provincia abbiamo messo a disposizione dei Comuni, l’anno scorso, oltre 500.000 euro di incentivi, che consentono di contrastare le ondate di calore abbassando le temperature, così come agli interventi di efficientamento energetico per ridurre i consumi, e di conseguenza la produzione di CO2, e naturalmente alle iniziative di sensibilizzazione sulle buone prassi da seguire per risparmiare energia, riducendo gli sprechi. Tutti accorgimenti che, insieme, contribuiscono a ridurre l’impatto sull’ambiente”.

Si è svolto oggi pomeriggio, nella sede della Provincia di Treviso, il Consiglio Provinciale: tra i punti principali all’ordine del giorno, le criticità sul bilancio dell’Ente provocate dai tagli imposti dalla nuova Legge di Bilancio 2024, l’approvazione della variazione al bilancio di previsione 2024-2024 per rispondere agli effetti dei tagli, l’alienazione delle quote associative in Acantho SpA, in attuazione alla delibera di dicembre che le prevedeva, la rendicontazione dei lavori di somma urgenza effettuati su diversi tratti della rete viaria provinciale in seguito all’ondata di maltempo di maggio e giugno, la nomina del nuovo Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia e, infine, l’approvazione della convenzione per l’utilizzo in forma associata del servizio di Segreteria con i Comuni di Feltre e Farra di Soligo, visto il termine di servizio per pensionamento del Segretario Generale della Provincia Ivano Cescon nel mese di giugno.

Al centro della discussione, l’effetto dei pesanti tagli, da oltre 100 milioni di euro, fissati dalla Legge di Bilancio 2024 sui bilanci già in difficoltà degli Enti locali, Province e Comuni di tutta Italia: un dato che, per la Provincia di Treviso, si traduce in 1.449.668 euro di risorse in meno per l’anno in corso e altrettanti 1.431.223 euro in meno per le progettualità 2025. Per sopperire a questo contraccolpo, la Provincia ha previsto la copertura dei tagli per il prossimo biennio con una parte dell’avanzo libero di amministrazione, manovra approvata dal Consiglio con 11 voti favorevoli e 3 astenuti.
Per quanto riguarda l’alienazione delle quote Acantho SpA, anche in questo caso la proposta è stata approvata con 11 voti favorevoli e 3 astenuti: il recupero del valore delle quote permetterebbe alla Provincia di acquisire circa 3.356.000 euro, risorse utili a fronteggiare gli effetti dei tagli della Legge di Bilancio 2021 e 2024 e a sostegno degli interventi di edilizia scolastica superiore, come l’opera di riqualificazione del Liceo Artistico di Treviso.

Approvati all’unanimità (con 14 voti favorevoli) i numerosi lavori di somma urgenza svolti per ripristinare la sicurezza nelle strade provinciali colpite dai violenti nubifragi di maggio e giugno, tra cui quelli al km 7+350 della SP 53 "Magnadola" nel Comune di Cessalto, quelli nel tratto dal km 47+820 al km 48+430 della SP 248 "Schiavonesca Marosticana" nei Comuni di Fonte e Asolo, le opere di sistemazione lungo la S.P. 422 e la S.P. 151 nel Comune di Fregona a seguito degli smottamenti provocati dalle piogge: quattro cantieri avviati in tempi rapidi per ripulire il manto stradale, verificandone la staticità, e consentire il transito in sicurezza dei guidatori, dal valore complessivo di circa 300.000 euro.

Infine, il Consiglio ha votato il rinnovo del Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia (con 11 voti favorevoli e 3 astenuti), secondo le procedure di legge previste, nominando il dott. Enrico Guzzoni come nuovo Presidente del Collegio, affiancato dal dott. Filippo Albiero e dalla dott.ssa Laura Filippin. Il nuovo Collegio prenderà servizio dal 1 settembre. Con l’occasione, il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, ha ringraziato per la proficua collaborazione e la professionalità il dott. Achille Callegaro, attuale Presidente del Collegio Revisori, per il quale è stato prorogato l’incarico fino al prossimo insediamento.

Approvata, sempre con 11 voti a favore e 3 astenuti, la convenzione per i servizi di Segreteria tra i Comuni di Feltre, Farra di Soligo e la Provincia di Treviso: dal prossimo settembre, infatti, sarà la dott.ssa Manuela Bassani a ricoprire il ruolo di Segretario Generale dell’Ente, prendendo il posto del dott. Ivano Cescon, ora in pensione.

“Il 2024 per gli Enti locali è l’anno dei tagli a causa della spending review prevista dalla Legge di Bilancio 2024 e dalle rimanenze, per quest’anno, degli effetti della Legge di Bilancio 2021: oltre agli incrementi dei costi energetici e dei materiali, che abbiamo dovuto affrontare a nostro carico per impedire il blocco di cantieri PNRR, Province e Comuni si vedono tagliati altri milioni di euro in un momento particolarmente delicato – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - Grazie a una previsione strategica e all’oculato utilizzo delle risorse, la Provincia di Treviso riuscirà a coprire il milione e mezzo in meno di quest’anno e del prossimo anno con l’avanzo libero di amministrazione, ma si tratta di una manovra di emergenza, perché quei soldi avremmo potuto impiegarli per eventuali spese di manutenzione di scuole e strade. Ribadisco, come ho già fatto in veste di Presidente UPI Veneto in una nota della scorsa settimana, urge più che mai una riforma delle Province, che dia agli Enti risorse adeguate a garantire l’efficienza dei servizi ai cittadini in un’ottica di intermediazione con i Comuni e di coordinamento nell’area vasta”.

“Oltre a questo, si aggiunge l’assurdo tema del prelievo forzoso – ricorda Marcon – si tratta di contributi che le Province devono allo Stato come concorso alla finanza pubblica, stabiliti dalla legge di bilancio 2015, che non tengono assolutamente conto dell’evoluzione dello scenario degli ultimi dieci anni, in cui abbiamo attraversato pandemia, crisi del mercato dell’auto e ridotte entrate da IPT e RCAuto. Quest’anno le Province italiane dovranno versare 936.221.702, di cui 123 milioni per le Province del Veneto e la Città Metropolitana di Venezia, e per la Provincia di Treviso 25.976.100 Euro derivanti dalla Legge Delrio. Basterebbe cancellare questo passaggio normativo per ridare un’importante boccata d’ossigeno ai nostri Enti”.

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