Samantha De Bortoli

Samantha De Bortoli

In questi giorni la Provincia di Treviso ha completato le prime fasi di valutazione dei danni riportati a seguito delle violente ondate di maltempo che negli ultimi dieci giorni si sono abbattute sul territorio della Marca: ammontano complessivamente a 1.940.130 euro i danni subiti su edilizia scolastica superiore e viabilità provinciale, circa mezzo milione in più rispetto a quanto precedentemente stimato.

L’Ente ha comunicato alla Regione Veneto il valore dei danni subiti e delle opere necessarie per ripristinare le normali condizioni di sicurezza: per quanto riguarda gli edifici scolastici superiori colpiti, ovvero l’Istituto Maffioli ex ospedale di Castelfranco Veneto, l’Istituto Galilei e l’Istituto Rosselli, sempre a Castelfranco, e l’Istituto Pittoni di Conegliano, le spese di pulizia dai detriti, dal fango e di sgombero dall’acqua corrispondono complessivamente a 315.000 euro; molto più ingenti i danni sulle strade provinciali, per un importo totale di 1.625.130 euro, causati prevalentemente da frane, colate di detriti e crolli dovuti all’intensità delle piogge e dagli allagamenti.

Nel dettaglio, si tratta delle criticità registrate nelle strade:

  • Sp 6 a Castelcucco: opera di rimozione materiale franato
  • Sp 248 ad Asolo: intervento di protezione scarpata erosa
  • sp 102 variante di Catena a Villorba: rimozione materiale franato
  • Strade provinciali varie della zona pedemontana del Grappa (nei territori di Asolo, Maser, Monfumo, Pederobba, Cavaso del Tomba, Possagno, Pieve del Grappa: rimozione detriti dalle carreggiate
  • sp 422 a Fregona: rimozione materiale roccioso
  • strade provinciali varie Monte Grappa a Bordo del Grappa: rimozione detriti
  • sp 141, tratti a Pederobba, Cavaso del Tomba, Possano, Pieve del Grappa: rimozione detriti
  • sp 635 Passo San Boldo a Cison di Valmarino: ripristino dell’impianto semaforico e illuminazione gallerie
  • strade provinciali varie a Valdobbiadene: rimozione detriti
  • sp 150 a Monfumo (Via Farnea): ripristino dissesto stradale e valle
  • sp 248 Fonte e Asolo: ricostruzione scarpate erose
  • sp 36 a Valdobbiadene, via Madean, località Guia: sistemazioni dissesti sottoscarpa diffusi e messa in sicurezza
  • sp 53 a Cessalto: ripristino dissesto corpo argine stradale
  • sp 140 a Borso del Grappa: messa in sicurezza del versante (tratto km 10-11) con opere di difesa

“In questi giorni abbiamo completato il monitoraggio sulle aree del territorio colpite dai nubifragi della scorsa settimana e di quella precedente: a differenza del milione e mezzo valutato da una prima stima, solo approssimativa, siamo arrivati a quasi 2 milioni di euro – spiega il presidente della Provincia di Treviso - Come da procedura, quando viene dichiarato lo stato di calamità, abbiamo comunicato alla Regione il report dei danni: ora stiamo continuando con le opere di ripristino e con la progettazione degli interventi, soprattutto sulla rete viaria. Nei giorni scorsi i Tecnici della Provincia hanno effettuato anche le prove geognostiche necessarie sulle aree di frana, per esempio sulla sp 248 e sulla sp 150, in modo da definire le opere più adeguate. L’auspicio è che presto vengano stanziati i fondi necessari a coprire il costo dei danni, anche per i tanti cittadini che purtroppo hanno subito gravi conseguenze nelle proprie abitazioni o nelle attività produttive”.

Interventi sulla SP 248 a Fonte e sulla SP 150 a Monfumo, proseguono le verifiche sulla SP 36 a Valdobbiadene

Proseguono gli interventi della Provincia di Treviso nelle aree colpite dalla seconda ondata di maltempo, per accelerare sul ripristino della sicurezza sulle strade provinciali danneggiate: proprio questa mattina sono in corso indagini tecniche, nello specifico prove geognostiche, sul terreno della sp 248 a Fonte e della sp 150 a Monfumo. A causa dei violenti nubifragi che si sono abbattuti nell’Asolano, entrambe le provinciali hanno subìto smottamenti e danni che necessitano di specifici interventi di messa in sicurezza. Al fine di valutare le opere più adeguate da svolgere, la Provincia ha dunque avviato le analisi del suolo in profondità, così da programmare le opere di riqualificazione ottimali. Nel frattempo, sulla sp 36 a Valdobbiadene, dove l’intenso nubifragio di mercoledì pomeriggio ha provocato frane diffuse, estese fino a vigneti privati, proseguono le verifiche del caso: per tutelare guidatori, ciclisti e pedoni, sono stati predisposte apposite transenne per delimitare il ciglio della strada.

“Ora il meteo sembra essere in fase di miglioramento, ma continuiamo a vivere ore intense per procedere il più velocemente possibile con i lavori di sistemazione delle aree danneggiate – le parole del presidente della Provincia – in questi giorni il Settore Viabilità e il Settore Edilizia della Provincia sono intervenuti immediatamente per limitare i disagi ed effettuare i monitoraggi necessari a definire le opere più consone. La valutazione dei danni, per la seconda ondata di maltempo, è ancora in via di definizione: sicuramente supereremo il milione e mezzo raggiunto la scorsa settimana”.

“Stiamo proseguono con le verifiche necessarie anche sull’area di Valdobbiadene in sinergia con la Protezione Civile – aggiunge la vicepresidente della Provincia di Treviso – la squadra è intervenuta nelle aree più critiche: una piccola frana nella borgata Saccol, detriti nella zona di San Vito chiesetta San Giovanni, Fasol e Menin. Ieri abbiamo tenuto alta l’attenzione anche sui fiumi Teva e Raboso. Continuano in queste ore le rilevazioni tecniche utili per le frane diffuse sulla sp 36. Un ringraziamento ai Volontari, Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine per il fondamentale lavoro di squadra”.

Acqua e infiltrazioni nelle officine dell’IPSIA, albero caduto nel cortile dell’Istituto Agrario, frane diffuse sulla sp 36

Il violento nubifragio e la grandine che nel pomeriggio di ieri, mercoledì 22 maggio, si sono abbattuti nell’area Nord della provincia di Treviso, tra Conegliano, San Vendemiano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene, hanno provocato nuove criticità su viabilità provinciale ed edifici scolastici superiori: la Provincia si è immediatamente attivata all’IPSIA Pittoni di Conegliano, dove purtroppo la bomba d’acqua ha provocato un allagamento, di circa 2 cm, sul pavimento delle officine e lievi infiltrazioni nel contro soffitto, all’Istituto Cerletti di Conegliano, per procedere con lo smantellamento di un albero sradicato dal cortile dell’Istituto Agrario (fortunatamente senza danni a persone e a infrastrutture), grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, e a Valdobbiadene, dove ora sono in corso le ricognizioni del Settore Viabilità in seguito a frane diffuse lungo la provinciale sp 36, nel tratto da località Combai, nel Comune di Miane, fino a Guia, causate dall’intensità delle piogge che ieri hanno colpito la zona. Nuove criticità anche sulla sp 1 “Mostaccin” a Maser, dove la Provincia tuttavia è già intervenuta nella giornata di ieri per ripulire la carreggiate da arbusti e detriti, e a un semaforo delle gallerie del Passo San Boldo sulla SP 635, in corso di sistemazione.

Attualmente, sono in corso inoltre le valutazioni tecniche per definire le operazioni necessarie alla messa in sicurezza della sp 150 a Monfumo, dove gli smottamenti provocati dalla prima ondata di maltempo si sono aggravati. Nel frattempo, sulla sp 248 a Fonte, la Provincia ha posizionato dei teli di protezione per tutelare l’area di sottoscarpa danneggiata dalle piogge: anche in questo contesto, si sta procedendo con le valutazioni tecniche del caso. Per quanto riguarda i sottopassi, grazie a specifici sistemi di tele-rilevazione, la Provincia prosegue nel monitoraggio del territorio e nel pronto intervento qualora dovessero verificarsi nuove situazioni di criticità.

Nel pomeriggio di ieri, fino a tarda notte, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco sono stati impegnati in oltre 60 interventi tra Conegliano, San Vendemiano e Vittorio Veneto, per lo sgombero dall’acqua e dalla grandine da strade, sottopassi e piani interrati negli edifici.

Ancora situazioni di criticità per la seconda ondata di maltempo che da ieri mattina fino al primo pomeriggio di oggi sta colpendo il territorio della Provincia di Treviso: le Squadre di Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco sono in queste ore particolarmente attive nelle aree del Coneglianese e del Vittoriese, da cui sono arrivate oltre 60 segnalazioni dai cittadini per allagamenti nella rete viaria e nei piani interrati delle abitazioni. Ora sono in corso tutti gli interventi necessari per il ripristino della sicurezza e lo sgombero dall’acqua di strade e scantinati; proseguiranno inoltre tutte le ricognizioni, assieme ai Tecnici Viabilità della Provincia di Treviso, per la stima approssimativa dei danni di questo secondo nubifragio.

A oggi, il solo costo dei danni della prima ondata nelle strade provinciali e negli edifici scolastici supera 1.500.000 euro.

Proclamato stato di calamità dalla Regione Veneto. “Solo su edifici scolastici e strade provinciali danni stimati per oltre 1.500.000 euro: evoluzioni nelle prossime ore”

Il violento nubifragio che in questi giorni si è abbattuto sul territorio regionale ha causato criticità e danni sulla rete viaria provinciale e in alcuni edifici scolastici superiori: da una prima stima della Provincia di Treviso, i danni superano 1.500.000 euro. A partire dal 15 maggio, l’Ente si è immediatamente attivato, insieme alla Prefettura, alla Protezione Civile e ai Vigili del Fuoco, per gli interventi di messa in sicurezza e ripristino delle normali condizioni su strade e scuole: come dettagliato nel corso del punto stampa del 17 maggio al C.O.C di Castelfranco Veneto, l’area a Ovest della provincia è stata la più colpita, con esondazioni, allagamenti di abitazioni, scuole, scantinati, sottopassi e frane con particolare gravità soprattutto nelle zone di Castelfranco, Asolo, Castelcucco, Monfumo, Loria, Fonte, Maser, Castello di Godego, Cornuda, Crocetta del Montello, Nervesa della Battaglia, Riese Pio X, per estendersi fino a Villorba, Silea, Casale sul Sile, Roncade, San Biagio di Callalta e Ponte di Piave.

Le esondazioni del Muson e dell’Avenale hanno provocato, inoltre, allagamenti all’Istituto Galilei, rimasto chiuso sia il 17 sia il 18 maggio, ma anche al Maffioli ex ospedale: l’alto livello raggiunto dall’acqua nei locali sotterranei e al piano terra ha causato danni agli archivi e nelle aree dedicate ai server informatici. Infiltrazioni si sono verificate anche al Rosselli, sempre a Castelfranco, e all’Einaudi Scarpa di Montebelluna.

Proseguono in queste ore, anche in vista del nuovo avviso di criticità idrica e idrogeologica esteso da ieri sera fino alla mezzanotte di mercoledì 22 maggio, le ricognizioni dei tecnici Edilizia e Viabilità della Provincia, per valutare una prima stima dei danni: solo per allagamenti nella rete viaria provinciale, colate di fango e frane, e danni agli edifici scolastici, la prima stima approssimativa supera 1.500.000 Euro.

“Stiamo vivendo una situazione di grave emergenza – sottolinea il presidente della Provincia di Treviso – ringrazio il presidente della Regione Veneto per aver dichiarato lo stato di calamità: solo per l’ondata di maltempo degli scorsi giorni i danni sono ingenti, ora siamo preoccupati per l’evoluzione nelle prossime ore. I dati raccolti continueranno a essere condivisi con la Regione per le valutazioni e stime puntuali dei danni una volta terminato lo stato di emergenza. Grazie alla prontezza d’intervento che Provincia e Comuni hanno sinergicamente messo in campo per le proprie aree di competenza, insieme alle Forze dell’Ordine, Volontari, Protezione Civile e Vigili del Fuoco, stiamo riuscendo a sistemare e ripulire le aree più colpite, ma ci serve un sostegno adeguato: siamo fiduciosi che il Governo risponda allo stato di emergenza con i giusti strumenti, in tempi celeri. Rinnovo l’appello a tutti i cittadini della provincia di Treviso di fotografare eventuali danni subiti, essere prudenti, evitare gli spostamenti, soprattutto nelle aree critiche, e di prestare la massima attenzione alle comunicazioni da parte delle Istituzioni e delle Autorità”.

Modifiche al traffico dal 20 maggio

la Provincia di Treviso è pronta a iniziare i lavori di messa in sicurezza sulla SP 422 Alpago-Cansiglio, nel Comune di Fregona:

un intervento necessario per realizzare opere di protezione dalla caduta di massi sulla carreggiata, a tutela di guidatori, ciclisti e pedoni. L’opera, dal valore complessivo di 1.316.700 euro, sarà avviata a partire dal 20 maggio, con modifiche nel tratto stradale dal km 26 sino al km 28:

- Dal 20 maggio sino al 27 settembre (al di fuori degli orari di chiusura assoluta) è istituito il senso unico alternato regolato da movieri e/o semafori con limitazione della velocità a km/h 30; potranno essere effettuate delle chiusure per brevi periodi – massimo 10 minuti - gestite dai movieri durante le quali sarà consentito l'immediato transito ai mezzi di soccorso.

- Dal 27 maggio sino al 28 giugno è disposta la chiusura con divieto di circolazione a pedoni, cicli e ogni mezzo, nello stesso tratto, dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 17:30.

I lavori proseguiranno celermente con l’obiettivo di completare quanto prima le opere necessarie, al fine di garantire la massima tutela dei cittadini e limitare i possibili disagi.

Continuano le attività del progetto della Provincia di Treviso SPORT ABC: dopo la presentazione ufficiale della squadra rappresentativa della Marca nell’ambito dei Giochi nazionali promossi dall’Unione Province Italiane, le ragazze e i ragazzi hanno trascorso il 15 e 16 maggio due giorni a Imperia per partecipare alle attività sportive dell’Area Nord. Una due giorni di sport, socialità e inclusione tra la Provincia di Treviso e le Province di Alessandria, Imperia, Forlì-Cesena, La Spezia e Savona.

La squadra, formata da 10 studentesse e studenti dell’Istituto Alberini di Lancenigo di Villorba, ha sfidato le altre rispettive 5 squadre provinciali nei Giochi previsti dall’iniziativa GAME UPI, ovvero nuoto, petanque (specialità dello sport delle bocce), pallapugno e atletica, ottenendo ottimi risultati: il team della Provincia di Treviso si è classificato 1^ assoluto nel gioco del petanque e 2^ nel nuoto; 4^ posizioni invece in atletica e pallapugno. I punteggi hanno permesso al gruppo di guadagnarsi la medaglia di bronzo nella classifica generale, per soli 3 punti di distanza dal primo posto assoluto, vinto da Imperia (seconda Savona, quarta Forlì-Cesena, quinta La Spezia e sesta Alessandria). Ora ragazze e ragazzi sono rientrati nella Marca e proseguiranno, insieme agli altri partner del progetto SPORT ABC, alle attività previste dall’iniziativa, in attesa di disputare le gare finali a Roma fissate per il prossimo anno: in un’ottica di scambio, condivisione, amicizia e promozione dei valori dello sport, tutte le 20 squadre delle Province italiane che hanno vinto il bando promosso da UPI nazionale si incontreranno a gennaio 2025 per la fase finale del progetto.


I dettagli del progetto SPORT ABC. Grazie al progetto SPORT ABC, la Provincia di Treviso è risultata vincitrice, l’anno scorso, del bando promosso dall’Unione Province Italiane, a livello nazionale, finanziato nell’ambito del Fondo Politiche Giovanili 2022, ottenendo così 100.000 euro per organizzare attività in classe, nel corso del 2024, con l’obiettivo di promuovere lo sport e i suoi valori educativi come strumento di sviluppo e di inclusione sociale. L’iniziativa mira a creare una rete tra Provincia, Istituti Scolastici, associazioni sportive dilettantistiche ed enti di terzo settore, valorizzando la partecipazione attiva dei giovani all’interno della comunità attraverso la pratica sportiva. Oltre alla Provincia, Ente capofila, partner dell’iniziativa, infatti, sono l’Unione Province Italiane del Veneto, l’Istituto Alberghiero Massimo Alberini (Villorba), l’Istituto Alberghiero Giuseppe Maffioli (Castelfranco Veneto), la Scuola professionale Lepido Rocco (Motta di Livenza), l’ASD Villorba Rugby (Villorba), l’SSD Sport Target (Castelfranco V.to), l’SSD Pallavolo Motta (Motta di Livenza), APS - ASD Treviso Bulls (Treviso), la CSA - Centro Servizi Associati (Conegliano).

“Calamita/à”, vincitrice del bando del Ministero della Cultura, è visitabile fino al 28 giugno negli orari di apertura della Provincia: lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 17.30; martedì, giovedì e venerdiì dalle 8.30 alle 13.30

La Provincia di Treviso apre da oggi, sabato 18 maggio, fino al 28 giugno, la mostra fotografica “Calamita/à” nel Foyer del Sant’Artemio (Edificio 3): un percorso per immagini che, attraverso gli scatti di sei autori italiani, internazionali e immagini storiche inedite custodite dal FAST - Archivio Fotografico Trevigiano dell’Ente, affronta in un racconto visivo il tragico evento del Vajont. Proprio l’anno scorso, il progetto “Calamita/à” era stato candidato dalla Provincia al bando “Strategia Fotografia 2023”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, risultando tra i vincitori: grazie ai 63.000 euro ottenuti, la mostra, aperta per la prima volta assoluta al Sant’Artemio oggi, si sposterà successivamente anche all’M9, Museo del '900 di Mestre, e allo Spazio Labo’ di Bologna. I contenuti, inoltre, saranno oggetto di lectures e incontri che verranno calendarizzati prossimamente, per essere infine raccolti in un libro che verrà pubblicato da Fw:Books (Amsterdam).

Le origini del progetto “Calamita/à: indagini e ricerche sui territori del Vajont” e la vincita del bando Strategia Fotografia del MIC.

Calamita/à è un progetto artistico di ricerca multidisciplinare nato nel 2013, a cura di Gianpaolo Arena e Marina Caneve, che prende origine dal drammatico evento del Vajont con l’obiettivo di approfondire il tema della catastrofe, attraverso l’esplorazione di aspetti quali la trasformazione del paesaggio, lo sfruttamento delle risorse energetiche, la relazione tra uomo, natura e potere, l’emarginazione sociale delle minoranze e l’identità̀ individuale e collettiva.
Dal 2013 a oggi, l’iniziativa ha coinvolto più di cinquanta artisti e ricercatori da tutto il mondo.

Nel 2023, 60esimo anniversario dalla tragedia del Vajont, la Provincia di Treviso e il suo FAST - Foto Archivio Storico Trevigiano, hanno supportato il progetto integrando la ricerca con le immagini storiche inedite di quel tragico 9 ottobre 1963 e candidandolo al bando “Strategia Fotografia” del Ministero della Cultura. Calamita/à è così risultato tra i vincitori selezionati dal MIC.

L’esposizione allestita al Sant’Artemio è il frutto del lavoro congiunto con i fotografi: Gianpaolo Arena (it, 1975), Marina Caneve (it, 1988), Céline Clanet (fr, 1977), François Deladerriere (fr, 1972), Petra Stavast (nl, 1977), Jan Stradtmann (de, 1976). Partner di progetto sono: Fw:Books (Amsterdam), M9 Museo del '900 (Mestre); Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” (Torino), Spazio Labo’ (Bologna), mu.ri (Treviso); Impact Spin off dell'Università degli studi di Padova (Dipartimento Beni Culturali).

Il FAST della Provincia di Treviso. Il Foto Archivio Storico Trevigiano è stato istituito nel 1989, con l'acquisizione del fondo Giuseppe Fini, per poi essere ampliato, nel corso del tempo, grazie a numerose donazioni di rilevanza storica. Custodisce oggi oltre 600.000 immagini, tra cui anche preziosi materiali relativi al Vajont finora mai esposti ed entrati a far parte del progetto multidisciplinare “Calamita/à”. Il FAST ha sede al Sant’Artemio, all’edificio 5, dove si trovano gli uffici, i materiali fotografici e relative attrezzature tecniche, in appositi locali climatizzati. Gli scatti, restaurati e custoditi dall’Archivio della Provincia, riguardano prevalentemente il territorio veneto, la sua evoluzione urbanistica ed economica, i grandi eventi storici, le trasformazioni nei costumi sociali.

Gravi Esondazioni a Ovest della Marca, allagamenti in campagne e sottopassi anche Ponte di Piave, San Biagio, Silea e Casale sul Sile. Domani aperte le scuole a Castelfranco, chiuso ancora per un giorno il Galilei

La nuova ondata di maltempo che ieri si è abbattuta nel territorio trevigiano ha provocato criticità sulla rete viaria provinciale: la Provincia di Treviso è immediatamente intervenuta, in collaborazione con le squadre di Protezione Civile e il Settore Viabilità dell’Ente, per monitorare la situazione, procedere con la chiusura delle strade non percorribili a causa degli allagamenti e fare una ricognizione dei danni causati dal nubifragio. Dall’alba di questa mattina proseguono le verifiche e le operazioni di messa in sicurezza in tutto il territorio, soprattutto nell’area a Ovest della Marca, dove si sono verificati gravi allagamenti e frane. Le maggiori criticità a Castelfranco Veneto, dove le scuole sono state chiuse a causa delle esondazioni del Muson e dell’Avenale (con allagamenti in particolare al Maffioli ex ospedale, al Rosselli e al Galilei, mentre si sono verificate piccole infiltrazioni d’acqua nella sede dell’Einaudi Scarpa a Montebelluna) e ad Asolo. Per la giornata di domani, sabato 18 maggio, è prevista la riapertura di tutte le scuole a Castelfranco, fatto salvo l’istituto Galilei, per cui sono ancora in corso i lavori di ripristino.

Nel dettaglio, la Provincia ha emanato le seguenti misure di sicurezza e, attualmente, sono in corso le ricognizioni nelle aree:

• Chiusura della variante Scattolon a Catena per frana;
• Chiusura della sp 6 a nord di Castelcucco, Vallorgana, sempre per frana: la riapertura è prevista per la serata odierna;
• Spegnimento, nella notte, dell'impianto di sollevamento acque nel sottopasso di Ponte di Piave per allagamenti diffusi della campagna (il Piave continua a essere monitorato: sottopasso riaperto)
• Chiusura della sp 1 sul Mostaccin e criticità sulla sp 20 - 101 sul territorio Asolano.
• Criticità e blocco per allagamenti sulla sp 20 da Loria a Fonte, sulla sp 81 a Riese Pio X. Allagamenti anche sulla sp 115 a Breda di Piave.
• Lavori in corso nella tratta dalla sp 26 alla SP 150 per sgomberare la sede stradale
• Interventi sulla SP 150 Pederobba per smottamenti
• SP 81 chiusa dal km 5 e km 6 per crollo di un argine
• SP 23 Comune di Monfumo smottamenti generalizzati
• Allagamenti sulla SP 84 e SP 101 ad Asolo e Maser, sulla SP 139 a Castello di Godego
• Opere in corso per sistemare smottamento sottoscarpa SP 248 Comune di Fonte
• Per quanto riguarda Castelfranco Veneto, le zone più colpite sono quartiere Bella Venezia, quartiere Avenale, zona casa di riposo, da via Regina Cornaro al Bar Borsa, da via Veronese a via Giotto-IPSIA, località Soranza e Sant'Andrea, interrato scuola Villarazzo, auditorium e palestra scuola media Giorgione, archivio via Serenissima e palazzo Soranzo Novello
• Nel corso della notte si sono verificati allagamenti anche nei sottopassi di Salvatronda sulla sp 5, sulla sp 19 a Barcon, sulla sp 57 a Fagarè e sulla della sp 34 a Ponte di Piave.

Numerosi Gruppi di Protezione Civile sono attualmente impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza anche a Cornuda, Crocetta del Montello, Maser, Nervesa, San Biagio di Callalta, Silea e Casale sul Sile: a supporto delle squadra Provinciali di Treviso stanno intervenendo anche i volontari della Protezione Civile di Belluno.

“Stiamo lavorando senza sosta su tutti i fronti con la Protezione Civile, la Prefettura, i Vigili del Fuoco e i Tecnici Viabilità della Provincia per cercare di ripristinare in fretta le condizioni di sicurezza – le parole del presidente della Provincia di Treviso – ora la situazione sembra sia in fase di stabilizzazione, purtroppo però gli allagamenti hanno provocato danni ad abitazioni, scantinati, scuole, strade e ora sono in corso le ricognizioni per fare una stima. Domani, intanto, riapriamo tutte le scuole a Castelfranco: resterà ancora temporaneamente chiuso solo il Galilei, per completare i lavori di sistemazione. L’auspicio è che l’emergenza rientri nelle prossime ore: nel frattempo continuiamo a essere operativi su tutto il territorio per mettere in sicurezza al più presto i cittadini”.

Oggi 63 cittadini presenti all’esame al Sant’Artemio. Prossimamente la prova per l’aggiornamento dell’elenco degli Istruttori Tecnici

Oggi nella sede della Provincia di Treviso si svolge la selezione unica per Specialisti Amministrativi: le cittadine e i cittadini che supereranno positivamente la prova scritta, composta da quesiti chiusi e domande aperte, saranno inseriti dall’Ente in un elenco unico di candidati idonei a essere assunti nei 49 Comuni del territorio convenzionati con la Provincia. A prendere parte alla selezione di oggi, al Sant’Artemio, 63 cittadini interessati a lavorare nella Pubblica Amministrazione. Attualmente, inoltre, sono ancora aperti i termini per candidarsi alla prova per Istruttori Tecnici, che servirà ad aggiornare l’elenco già formato l’anno scorso: i cittadini possono iscriversi fino al 10 giugno e la prova scritta si svolgerà indicativamente verso fino giugno.

“Ancora a fine 2022 avevamo proposto, nel corso della consueta Assemblea dei sindaci di fine anno, di introdurre procedure uniche di concorso uniche, gestite dalla Provincia come servizio di supporto ai Comuni, vista la grave mancanza di personale negli organici – ricorda il presidente della Provincia di Treviso – un’idea che è stata accolta e approvata favorevolmente dalle Amministrazioni, che si trovavano a svolgere gare deserte restando senza figure fondamentali per il corretto svolgimento dei servizi alla comunità, soprattutto profili tecnici e amministrativi. La Provincia, facendosi carico della formazione di elenchi di cittadini idonei all’assunzione nella PA, grazie a una prima fase d’esame pre-selettiva, permette ai Comuni di mettersi in contatto per la seconda fase (prova orale e colloquio) direttamente con candidati disponibili a lavorare. Oggi la selezione unica per specialisti amministrativi servirà a formare un elenco, che verrà pubblicato sul sito della Provincia, restando a disposizione dei Comuni convenzionati che cercano proprio questa figura. Il profilo professionale corrisponde a quello dei funzionari, categoria D, a cui è richiesta una preparazione che spazia dalle conoscenze non solo sull’ordinamento istituzionale degli enti locali, ma anche e soprattutto sull’ambito finanziario e contabile, sulla normativa dei tributi degli enti, sul diritto amministrativo, con particolare riferimento ai procedimenti, all’accesso civico, alla redazione di atti amministrativi, tra i requisiti principali”.

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