Samantha De Bortoli

Samantha De Bortoli

Il tratto è stato temporaneamente chiuso al traffico a causa del dissesto del versante

La Provincia di Treviso sta intervenendo sulla SP 37 “Antiga” a San Pietro di Feletto a causa di un dissesto del versante al di sopra del 2^ tornante, in prossimità al km 4+000: per le opere urgenti di messa in sicurezza, il tratto interessato è stato temporaneamente chiuso al traffico dalla serata del 12 febbraio. Dall’alba sono in corso importanti interventi di disgaggio della parete rocciosa, attraverso l’impiego di macchine “ragno” specifiche in quota, e di ripristino della viabilità nel tornante.

Non appena saranno terminati i lavori di somma urgenza avviati dalla Provincia, al fine di garantire la massima tutela di guidatori, ciclisti e cittadini che si spostano lungo la strada, sarà data pronta comunicazione della riapertura del tratto al transito.

Un vero e proprio info day di orientamento alle opportunità di lavoro negli Enti Locali. Oggi la Provincia ha ospitato “Innamòràti della PA”, l’iniziativa promossa dal Centro Studi Amministrativi della Marca Trevigiana, dalla Provincia di Treviso stessa e dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Treviso, in collaborazione con l’Associazione Comuni della Marca Trevigiana e la Consulta Provinciale degli studenti.


Quella di oggi è stata la prima edizione della giornata annuale rivolta alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, fatta di momenti in plenaria, laboratori, world cafè e iniziative volte a far conoscere le tante occasioni di lavoro che la Pubblica Amministrazione offre, il tutto dalla diretta esperienza del personale degli Enti Locali. Una giornata di orientamento dunque dove chi lavora già nella PA, gli “Innamoràti”, vuole lanciare un appello ai più giovani: “Innamòrati”. Della PA, appunto.


Quello della carenza di personale nei Comuni, nelle Province e negli Enti Locali in generale è un problema ormai noto e strutturale. Tra le tante iniziative messe in atto dunque, il progetto vuole avvicinare proprio il mondo della scuola al mondo del lavoro nella Pubblica Amministrazione. Spesso infatti ragazzi e ragazze non sono a conoscenza delle possibilità che le Amministrazioni Comunali e quelle Provinciali offrono. Da qui dunque l’idea di realizzare un info day dedicato al lavoro negli enti. Una giornata che vuol innanzitutto far innamorare del bene pubblico e della possibilità di lavorare per la comunità, senza per questo non poter mettere in pratica le proprie competenze.

Giovedì 13 febbraio al Sant’Artemio l’info day dedicato alle scuole secondarie per conoscere le opportunità professionali nella Pubblica Amministrazione

Un vero e proprio info day di orientamento alle opportunità di lavoro negli Enti Locali. È “Innamòràti della PA”, l’iniziativa promossa dal Centro Studi Amministrativi della Marca Trevigiana, dalla Provincia di Treviso e dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Treviso, in collaborazione con l’Associazione Comuni della Marca Trevigiana e la Consulta Provinciale degli studenti. Giovedì 13 febbraio al Sant’Artemio si terrà la prima edizione di quella che vuole essere una giornata annuale rivolta alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, fatta di momenti in plenaria, laboratori, world cafè e iniziative volte a far conoscere le tante occasioni di lavoro che la Pubblica Amministrazione offre, il tutto dalla diretta esperienza del personale degli Enti Locali. Una giornata di orientamento dunque dove chi lavora già nella PA, gli “Innamoràti”, vuole lanciare un appello ai più giovani: “Innamòrati”. Della PA, appunto.

Lunedì 10 febbraio la conferenza stampa di presentazione della giornata alla presenza di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Paola Roma, presidente dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana, e Marco Della Pietra, presidente del Centro Studi Amministrativi della Marca Trevigiana.

Quello della carenza di personale nei Comuni, nelle Province e negli Enti Locali in generale è un problema ormai noto e strutturale. Tra le tante iniziative messe in atto dunque, ecco un progetto che vuole avvicinare proprio il mondo della scuola al mondo del lavoro nella Pubblica Amministrazione. Spesso infatti ragazzi e ragazze non sono a conoscenza delle possibilità che le Amministrazioni Comunali e quelle Provinciali offrono. Da qui dunque l’idea del Centro Studi Amministrativi di realizzare un info day dedicato al lavoro negli enti. Una giornata che vuol innanzitutto far innamorare del bene pubblico e della possibilità di lavorare per la comunità, senza per questo non poter mettere in pratica le proprie competenze.

La giornata vedrà un momento in plenaria dove gli studenti e le studentesse affronteranno il tema della Casa Comune e delle figure professionali, per poi dividersi in laboratori pratici dove sperimenteranno l’attività di uffici di area finanziaria, di edilizia pubblica, delle attività produttive e una serie di world cafè che presentano le aree che interessano gli Enti Locali, dai lavori pubblici all’ambiente, dalla gestione del personale alla digitalizzazione della PA.

“Una novità assoluta per il nostro territorio: è una soddisfazione lanciare insieme al Centro Studi e all'Associazione Comuni questa prima edizione dell'”info day” per le scuole superiori sulle opportunità professionali nella Pubblica Amministrazione come scelta post-diploma o post-laurea - spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - ragazze e ragazzi sono più portati a valutare le offerte di lavoro nel mondo privato, semplicemente perché è la prima strada che viene in mente, ma con questo progetto lancio vogliamo ricordare che la PA necessita delle stesse professionalità: istruttori e periti tecnici, amministrativi, ma anche ingegneri, geometri, architetti, ragionieri, economisti, esperti della comunicazione, grafici e social media manager. L'anno scorso, abbiamo svolto come Ente 20 concorsi, intercettando l'interesse di 500 cittadine e cittadini; con questa iniziativa l'obiettivo è incrementare ancor di più la curiosità dei giovani, che possono portare innovazione e freschezza ai nostri Enti e, dall'altra parte, possono trovare nella PA benefici rispetto al tema dell'equilibrio vita-lavoro. Su quest'ultimo punto, mi viene in mente un esempio particolarmente significativo: da quando abbiamo introdotto il titolo di preferenza della maternità nei concorsi, abbiamo avuto un caso in Provincia di una candidata che ha segnalato la dolce attesa in fase di concorso, titolo recepito positivamente in vista delle fasi successive. L'auspicio è che questa prima edizione di Innamorati della PA possa davvero incrementare l'interesse e l'attenzione delle nuove generazioni verso il lavoro pubblico".

“Ringraziamo il Centro Studi, l’Associazione Comuni e la Provincia per averci coinvolto in questa iniziativa – il commento di Barbara Sardella, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale  – spesso si svolgono info day per le aziende ma la Pubblica Amministrazione viene messa in secondo piano. E io stessa, da “innamoràta” della PA, posso dire che è ormai tempo di superare tutti i pregiudizi o la poca conoscenza delle opportunità che la PA offre e proporle alle nuove generazioni”.

“Ringrazio il Centro Studi e la Provincia per averci coinvolto, come Associazione Comuni, oltre al grande lavoro che svolgiamo per le amministrazioni locali, saremo protagonisti con un approfondimento sul Servizio Civile Universale, che una delle occasioni per giovani da 18 a 28 anni di avvicinarsi al mondo della Pubblica Amministrazione, tenendo conto che anche grazie al nostro supporto, è stata introdotta una riserva del 15% nei concorsi delle PA per chi ha svolto il Servizio – spiega Paola Roma, presidente dell'Associazione Comuni Marca Trevigiana – Ricordo che nel 2023 l’indagine svolta insieme alla Provincia, parlava di un fabbisogno nei nostri 94 Comuni di 265 dipendenti. Un gap che stiamo cercando colmare con diverse iniziative, tra le quali anche Innamòràti della PA”.

“L’idea di Innamorati della PA è nata come una scommessa, l’idea che quando qualcuno è innamorato di una cosa che fa, allora il lavoro lo fa più volentieri. Ecco perché abbiamo pensato di coinvolgere gli “innamoràti” della PA per far “innamorare” i più giovani dei tanti lavori che si possono svolgere nei Comuni. I dati sono implacabili e la recente indagine Ifel conferma che dal 2007 al 2024 i Comuni hanno perso quasi il 30% dei loro dipendenti, quindi diventa sempre più importante mettere in atto iniziative che possano invertire questa rotta – commenta Marco Della Pietra, presidente del Centro Studi Amministrativi della Marca Trevigiana – Penso ad esempio al Con Corso, un corso di preparazione ai concorsi pubblici aperto anche ai neo assunti, che è sempre andato sold-out ed è giunto alla quinta edizione. Stiamo cercando di dare soluzioni dunque e non solo di porci i problemi. Non c’è periodo migliore di San Valentino per lanciare questa idea che è a beneficio degli Enti Locali. L’appello è dunque: innamòrati della PA”.

L’appuntamento, organizzato dalla Provincia e dall’Ufficio Scolastico, si inserisce nelle attività per commemorare le vittime delle foibe

Nell’ambito delle iniziative istituzionali per il Giorno del Ricordo, la Provincia di Treviso ha organizzato un appuntamento dedicato alle scuole superiori del territorio, coinvolgendo oltre 200 studentesse e studenti presenti questa mattina in Auditorium per assistere allo spettacolo “Mili muoi, l’esodo dei miei” di Carlo Colombo: una lettura in chiave teatrale per ricordare le tragiche vicende degli anni della Seconda Guerra Mondiale con il dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. L’iniziativa è stata un’occasione di approfondimento storico e interdisciplinare dei tragici avvenimenti che si consumarono tra il 1943 e il 1947.

A precedere lo spettacolo, i saluti istituzionali di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Francesco Cucinotta, presidente della Consulta degli Studenti, e Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, che ha collaborato con l’Ente nell’organizzazione dell’appuntamento. Presenti in Auditorium numerose classi del Liceo Duca degli Abruzzi e dell’Istituto Mazzini di Treviso, degli Istituti Alberini e Planck di Villorba e dell’Istituto Rosselli di Castelfranco Veneto.

La rappresentazione, a cura di Luisa Trevisi – Idee che danno spettacolo, ha affrontato con delicatezza e sensibilità lo spinoso tema dell’esodo dai territori dell’Istria e della Dalmazia a seguito dell’instaurazione della dittatura della Jugoslavia di Tito dopo il 1945, vissuta in primis dalla famiglia dell’autore e attore Carlo Colombo. Le vicende storiche sono state proposte attraverso il racconto di storie di fughe via mare e via terra, accompagnato con il pianoforte, l’ekatron e il Toy Piano, canzoni d’epoca e canzoni originali scritte appositamente per questo spettacolo. Lo spettacolo ha raccontato le storie di Nori, di Livia, di Tina, donne che aiutate dai loro uomini hanno ricostruito la propria vita lontano dalla terra di nascita a seguito di rocambolesche fughe, rischiose per sé e per i famigliari rimasti.

“Vista la grande partecipazione dell’anno scorso, abbiamo scelto di proporre anche quest’anno, in vista del Giorno del Ricordo, lo spettacolo “Mili muoi” per trattare il drammatico tema delle foibe e dell’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia attraverso la sensibilità artistica di Carlo Colombo – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - è importante conservare il ricordo di quanto accaduto, per fare in modo che queste memorie diventino consapevolezza acquisita: le barbarie delle foibe sono accadute qui vicino, ai nostri confini, negli anni bui del secondo conflitto mondiale, ma dobbiamo sempre fare attenzione a quello che è continuato e continua ad accadere, sotto ai nostri occhi, anche nel momento storico contemporaneo, in tante parti del mondo, nella vicina Ucraina e nel conflitto tra Palestina e Israele: le atrocità, le sofferenze e le perdite inflitte dalla guerra sono un macigno che pesa e peserà per sempre nella nostra storia, nella storia dell'umanità. Siamo noi, esseri umani, a dover fare in modo che una coscienza più profonda, un maggiore senso di responsabilità, siano sempre veicolo dei più alti valori di rispetto, vicinanza, ascolto e dignità”.

“Ringrazio la Provincia, con cui collaboriamo sempre in modo proficuo, per aver dato la possibilità a ragazze e ragazzi di approfondire questa drammatica pagina di storia attraverso la testimonianza di un’artista la cui famiglia ha vissuto in prima persona le tragiche esperienze dell’esodo – sottolinea Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale – è necessario coltivare il ricordo affinché le follie ingiustificabili del passato non vengano dimenticate e non siano più ripetute”.

100.000 euro saranno destinati per attività formative di guida sicura e di contrasto all’incidentalità causata da stati di alterazione provocati da alcol e droga

La Provincia di Treviso è tra le vincitrici del bando nazionale promosso dall’Unione Province Italiane “Mobilità Sicura”, finanziata con il Fondo contro l’incidentalità notturna gestito dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La candidatura inviata, che sarà sviluppata nel corso delle prossime settimane, ha ottenuto infatti i 100.000 euro di finanziamento previsti dal bando: le risorse serviranno a sviluppare progettualità che prevedono lezioni formative e attività pratiche per insegnare ai cittadini, soprattutto ai giovani, le modalità per prevenire un incidente, conoscere i meccanismi fisici e psicologici che si innescano prima e dopo uno scontro, in sinergia con psicologici ed esperti, nonché per gestire le conseguenze post-incidente e la promozione di comportamenti sicuri al fine di contrastare ogni forma di incidentalità stradale correlata all’assunzione di alcol e droga.

“Una grande soddisfazione veder riconosciuto, a livello nazionale, l’impegno della Provincia per combattere l’incidentalità stradale – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – grazie alle risorse ottenute con il bando UPI, nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Mobilità Sicura”, potremo implementare ancor di più le iniziative in tema di prevenzione, educazione e formazione, realizzate anche con il progetto del Tavolo per la Sicurezza Stradale, con l’obiettivo di ridurre i tanti, troppi incidenti che purtroppo si verificano nel territorio, principalmente a causa della distrazione e dall’utilizzo del telefonino. Dopo la straordinaria esperienza del Drive Camp, ovvero delle simulazioni di guida e dei crash test che abbiamo svolto proprio nella sede della Provincia l’anno scorso, siamo pronti a organizzare nuovi appuntamenti che consentano ai cittadini, soprattutto ai più giovani che si accingono a prendere la patente, a capire quali sono gli accorgimenti da mettere in pratica per evitare uno scontro. Invertire il drammatico trend degli incidenti è un tema fondamentale sia per il nostro territorio sia a livello nazionale: per riuscirci, ribadisco come sia necessaria l’azione congiunta delle Istituzioni, con iniziative e campagne mirate, sia l’acquisizione di consapevolezza da parte della comunità. Nelle prossime settimane, quando avremo definito i dettagli del progetto, condivideremo nuovi aggiornamenti sulle attività in programma”.

L'approvazione del finanziamento e tutti i dettagli del bando UPI sono pubblicati sul sito: https://provinceditalia.it/iniziativa-nazionale-mobilita-sicura-pubblicata-graduatoria-delle-province-beneficiarie-del-finanziamento/

 

 

 

 

 

 

Cambiamenti climatici e opere mirate per mitigarli, interventi a tutela dell'ambiente e azioni per migliorare la qualità dell'aria: dopo il convegno "Cambiamenti climatici e aree urbane" organizzato dalla Provincia di Treviso lo scorso 16 ottobre, rivolto alle Amministrazioni Comunali e agli Ordini professionali, durante il quale era stata inaugurata una mostra al Sant'Artemio con i progetti vincitori del bando provinciale "Aree verdi", proseguono le iniziative sul territorio dedicate al tema.

Dal 7 al 21 febbraio il Comune di Silea  ripropone alla cittadinanza la mostra con tutte le progettualità avviate nella Marca Trevigiana per ampliare le zone verdi nei centri urbani, ideate con l'obiettivo di ottimizzare la vivibilità nei Comuni integrando e riqualificando gli spazi pubblici con un patrimonio arboreo adeguato.

La mostra sarà visitabile da cittadine e cittadini nella sede del Comune di Silea in via Don Minzoni, 12, il lunedì dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00; il martedì, il mercoledì, il giovedì e il venerdì dalle 9 alle 13.00.

In allegato, la locandina dell'esposizione con tutti dettagli.

Il taglio del nastro alla presenza del Vescovo Pizziolo, delle Autorità e di 200 studenti

Oggi, venerdì 24 gennaio, la Provincia di Treviso ha inaugurato ufficialmente il nuovo IIS Città della Vittoria a Vittorio Veneto: dopo neanche due anni dalla posa della prima pietra, la nuova sede ha già accolto dal rientro dalle festività natalizie tutta la comunità scolastica. Per celebrare il completamento di quest’opera, fra le principali del piano di rinnovo del patrimonio immobiliare scolastico superiore finanziato dalla Provincia con il PNRR, il presidente Stefano Marcon ha tagliato oggi il nastro insieme alle autorità e al Vescovo di Vittorio Veneto, Mons. Corrado Pizziolo, che proprio in concomitanza di questi ultimi giorni di attività ha dato la sua benedizione alla scuola. L’intervento, coordinato dal Settore Edilizia della Provincia e ultimato in tempi record dalla ditta Setten SpA, insieme ai progettisti Mate Società Cooperativa, alla direzione lavori-impianti TFE Ingegneria srl e alla direzione lavori-opere edili Berro e Sartori Progetti srl, ha un valore complessivo di 12.098.657 euro, di cui9 milioni da contributi del piano “Next Generation EU” del PNRR, 1.757.574 euro da conto termico, 900.000 euro da fondi FOI e 407.400 euro con risorse proprie della Provincia.

Hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Mirella Balliana, sindaca del Comune di Vittorio Veneto, David Lodesani, dirigente scolastico Città della Vittoria, i consiglieri provinciali Olga Rilampa, Matteo Bellinato e Paola Chies, e Federico Caner, assessore Fondi UE Regione Veneto, e Piero Fassino, deputato della Repubblica. Presenti anche Antonio Miatto, già sindaco di Vittorio Veneto, Susanna Picchi, dirigente scolastica precedente del Città della Vittoria. Dopo i saluti istituzionali, l’ultima benedizione a cura di Mons. Corrado Pizziolo, Vescovo di Vittorio Veneto, che dal mese prossimo partirà per il Brasile, e il taglio del nastro ufficiale.

La mattinata è proseguita con una visita all’interno della scuola, durante la quale le autorità hanno ascoltato le voci degli studenti orgogliosi di poter fruire di nuove aule e laboratori all’avanguardia.

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, il nuovo “Città della Vittoria” è una struttura NZEB, ovvero completamente eco-sostenibile, ed è stato realizzato con soluzioni progettuali e impiantistiche finalizzate a minimizzare i consumi energetici della climatizzazione estiva/invernale, così come all’illuminazione, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria. La struttura è composta da: due corpi a pianta rettangolare con blocchi a due e tre piani, assemblati a forma di “L”, un corpo quadrato a un piano per i laboratori con ampio terrazzo, un impianto fotovoltaico di circa 72 kW, un impianto di climatizzazione invernale ed estiva, una cabina per la fornitura dell’energia elettrica ed è dotata di impianto domotico. La scuola ospita: 14 aule, 1 aula sdoppiabile, 2 laboratori di informatica, 1 laboratorio CAD-CAM, 3 laboratori di elettronica, 1 laboratorio di saldatura e 1 officina per le macchine utensili, uffici segreterie e tecnici, infermeria, spogliatoi, archivio e magazzini, un ampio giardino e parcheggio interno.

“Un’opera di cui siamo particolarmente orgogliosi, terminata con quasi un anno di anticipo grazie alla straordinaria capacità del nostro Settore Edilizia, della ditta e dei progettisti che hanno seguito tutte le fasi dei lavori – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – celebrare con tutta la comunità scolastica il completamento della nuova sede ci riempie il cuore di soddisfazione, perché l’obiettivo di noi Amministratori è quello di lavorare a beneficio del territorio, dei cittadini tutti e delle nuove generazioni di ragazze e ragazzi che scriveranno il futuro del Paese. Oggi la presenza e la vicinanza della Regione, con l’Assessore Caner, dell’onorevole Fassino, che riconoscono la buona capacità amministrativa delle Province, ci hanno dato un segnale di come sia riconosciuto, anche a livello regionale e nazionale, il ruolo strategico delle Province, che devono essere messe nelle condizioni di poter fare di più e ancora meglio. Ringrazio la sindaca Balliana, i sindaci presenti, i consiglieri e tutte le autorità che hanno partecipato a questo momento di festa condivisa importate per la comunità Vittoriese. Un ringraziamento anche a sua Eccellenza il Vescovo Pizziolo, che ci ha regalato la sua ultima benedizione prima di partire per il Brasile. La Provincia continuerà a lavorare sodo per portare a casa risultati come questo: nel corso del 2025 avremo tante altre occasioni, visti i numerosi cantieri PNRR che stiamo ultimando”.

“È stato un grande piacere oggi festeggiare con la comunità l’ultimazione di questa straordinaria scuola, per la quale ringraziamo la Provincia, che ha saputo gestire e coordinare i lavori in tempi davvero rapidi – le parole di Mirella Balliana, sindaca di Vittorio Veneto – questa nuova sede permetterà agli studenti di studiare e formarsi in spazi moderni, efficienti e all’avanguardia”.

“Il Città della Vittoria è una scuola storica, che ha formato generazioni di studenti sin dal 1896 come antico istituto di arti e mestieri – ricorda David Lodesani, preside dell’IIS Città della Vittoria – ringraziamo davvero la Provincia per aver intercettato le risorse e aver realizzato un intervento a beneficio di tutta la comunità di Vittorio Veneto e dei Comuni limitrofi. Le ragazze e i ragazzi che si formano e che si formeranno al Città della Vittoria avranno ora a disposizione una struttura moderna che può accoglierli e accompagnarli nel loro percorso di crescita individuale e professionale”

“Un piacere partecipare all’inaugurazione di una scuola tecnologicamente avanzata che accoglie centinaia di studenti e permette di affrontare le sfide del futuro con strumenti e spazi moderni: ringrazio la Provincia per aver reso possibile la costruzione di questa nuova sede e tutte le autorità e gli studenti presenti oggi per celebrare questo momento insieme – continua Federico Caner, assessore ai Fondi UE della Regione del Veneto – la scuola è fatta in primis di persone, da docenti e da tante studentesse e studenti che sono artefici del futuro del Paese. L’invito che rivolgo loro è quello di coltivare i propri talenti: investendo su voi stessi e utilizzando con cura le strutture scolastiche, che sono un bene pubblico, contribuirete una società migliore.

“Due sono gli investimenti fondamentali per il bene di una comunità: i luoghi di cura e i luoghi di formazione – le parole di Piero Fassino, deputato della Repubblica - Questi ultimi, le scuole, sono fondamentali perché la cosa più importante che possiamo trasferire a un giovane è il sapere: quanto più il bagaglio formativo è alto, tante più opzioni potrà scegliere per la propria vita e per il futuro. Un ringraziamento dunque alla Provincia, a tutti coloro che hanno lavorato alla costruzione dell’opera, per aver realizzato questa straordinaria scuola dando un contributo essenziale a beneficio di tutta la comunità”

“Da 45 anni operiamo sul territorio e siamo sempre stati orgogliosi di contribuire a progetti come questo: progetti di qualità che apportano valore alla comunità che consideriamo casa nostra – le parole di Genesio Setten, titolare della Setten SpA che ha svolto i lavori - L’istituto inaugurato oggi rappresenta un luogo dove giovani studenti si preparano ad affrontare il mondo del lavoro, e crediamo che sia una straordinaria opportunità poter studiare in strutture come questa. La qualità progettuale, l’impegno della Provincia di Treviso e delle autorità coinvolte sono stati di altissimo livello e le opere che abbiamo realizzato si inseriscono pienamente in questo filone di eccellenza”.

Al termine della visita all’interno della scuola, nell’ampia terrazza panoramica della scuola, l’ing. Paola Fabricatore, RUP dell’intervento, ha illustrato i dettagli tecnici dell’intervento di costruzione: “Abbiamo lavorato intensamente per completare la scuola in tempi celeri: l’intesa e la collaborazione con la ditta, con i progettisti e con tutti i professionisti che hanno seguito le fasi progettuali e di realizzazione sono state ottima e sono state la chiave che ci ha permesso di finire con largo anticipo rispetto ai tempi previsti. Siamo lieti di aver consegnato alla comunità scolastica una struttura moderna e adatta alle loro esigenze”.

 

In Auditorium 150 studenti e il live showcase di Paolo Gallina, poi la Consegna delle Medaglie a cura della Prefettura. In via Medaglie d’Oro, a cura del Comune di Treviso, la deposizione della corona

Per il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, Provincia di Treviso, Prefettura di Treviso e Comune di Treviso hanno organizzato una serie di iniziative per ricordare le vittime dell'immane tragedia della Shoah, con l'obiettivo di condividere con la comunità l'importanza di coltivare la memoria e di ribadire come quanto accaduto negli anni della Seconda Guerra Mondiale, a causa di una follia disumana che non trova alcuna giustificazione, non possa essere in nessun modo dimenticato.

Hanno partecipato alle iniziative Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Mario Conte, sindaco del Comune di Treviso, Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale e Angelo Sidoti, prefetto di Treviso. Presenti anche l’onorevole Rachele Scarpa, parlamentare, e Carlo Nordio, Ministro della Giustizia. A prendere parte all’appuntamento, anche la Questora di Treviso, le Forze dell’Ordine, sindache e sindaci, cittadine e cittadini insigniti con le medaglie d’onore ai famigliari che furono internati nei lager nazisti quali prigionieri militari e civili.

Oltre a loro, presenti in Auditorium 150 studenti degli istituti superiori Duca degli Abruzzi, Giorgi-Fermi e Riccati-Luzzatti di Treviso, insieme anche al presidente della Consulta degli Studenti, Francesco Cucinotta, e altri rappresentanti della Consulta.

Tre i momenti che si susseguiranno nella mattinata di lunedì 27 gennaio: a partire dalle ore 9, nell'Auditorium del Sant'Artemio, la Provincia ha dedicato un approfondimento, riservato alle scuole superiori, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico provinciale, che tratta il tema degli ebrei stranieri internati liberi in Italia (1940-1943), ripercorrendo questa pagina di storia attraverso le ricerche a cura dell’Istresco, l’Istituto per lo studio della Resistenza e la Società contemporanea della Marca trevigiana, e il live showcase dell’artista Paolo Gallina.

Alle 10.15, è seguita la cerimonia di consegna delle medaglie ai famigliari dei cittadini trevigiani militari e civili deportati e internati nei lager nazisti, a cura della Prefettura di Treviso, con il coinvolgimento delle autorità, dei sindaci dei Comuni di provenienza e degli studenti.

Autorità e studenti si sono spostati alle 11.30 all’esterno, nel Parco del Sant’Artemio per un momento di raccoglimento e riflessione attorno alle quattro Pietre d’Inciampo installate nell’esedra di fronte all’Edificio 1 di Presidenza della Provincia. Saranno ripercorse brevemente le vicende dei quattro cittadini a cui sono dedicate, Elena Guttman, Polacco Ruggeri Segré Salvatore e Schlesinger Ruth, che per un periodo trovarono rifugio nell’ex ospedale psichiatrico del Sant’Artemio e vennero in seguito strappati alla struttura dalle SS e destinati, per il tragico viaggio finale, alla Risiera di Sabba e al campo di concentramento di Auschwitz.

Alle 12.30, si è tenuta la Cerimonia di deposizione al Monumento delle Vittime dei Lager, in via Medaglie d'Oro, a cura del Comune di Treviso, in collaborazione con l’Istituto Fabio Besta, che ha svelato la targa realizzata all'interno del progetto "Adotta un monumento", frutto della collaborazione tra l'Assessorato alle Politiche Educative Giovanili e Pubblica Istruzione.

Nella stessa giornata, al pomeriggio, sempre nella sede della Provincia, si svolgeranno altri due momenti: alle ore 15 sarà presentato il libro “Arrivo a Mauthausen”, degli autori Orlando Materassi e Silvia Pascale, a cura dell’associazione Centro Studi e Ricerche "Elio Materassi e Anadage Zerbini". Alle ore 16.30 sarà inoltre inaugurata la mostra “In Ricordo”, della stessa associazione, con le fotografie di Yuri Materassi, che racconta per immagini la tragica esperienza del nonno, internato militare italiano, nel lager nazista Arbeit Kommando n.7 di Sandbostel. La mostra sarà visitabile dal 27 al 31 gennaio, il lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 17.30, il martedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30.

“Anche quest’anno la Provincia di Treviso si unisce alle iniziative per il Giorno della Memoria, avvicinandosi in particolar modo ai giovani, alle studentesse e agli studenti oggi qui riuniti in Auditorium per trasmettere insieme a tutte le Istituzioni e alle Autorità presenti il messaggio che è fondamentale promuovere il senso di responsabilità e l'assunzione di consapevolezza sull’immane tragedia della Shoah – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – Coltivare la memoria significa proprio questo: non stancarsi mai di ricordare quanto accaduto, contribuendo così alla diffusione di conoscenza sulle tragiche vicende di un passato, non così lontano, che hanno segnato per sempre la storia dell’umanità. Oggi lo abbiamo fatto con l’approfondimento storico di Istresco, accompagnato dalle illustrazioni in diretta dell’artista trevigiano Paolo Gallina, cogliendo le modalità innovative del fumetto che ben si prestano a raccontare, a tutte le età, vicende storiche complesse e difficili da affrontare con sensibilità e delicatezza. Come Amministratori, abbiamo il compito diffondere la conoscenza su quanto accaduto rivolgendoci a tutta la comunità, ricordando che non dimenticare non è solo un dovere morale, ma molto di più: è un atto di responsabilità e di umanità”.

“Viviamo un momento storico complesso, in cui i valori di libertà, rispetto e solidarietà sono spesso messi alla prova. Un momento in cui ci vengono a mancare i riferimenti e questa mancanza genera smarrimento, un senso di vuoto che si traduce anche in rassegnazione. Il programma che ci ha accompagnato in questa mattinata rappresenta un’opportunità per riflettere su quanto la memoria sia un pilastro essenziale della nostra società – spiega Mario Conte, sindaco del Comune di Treviso - La storia degli ebrei stranieri internati liberi in Italia, il ricordo dei deportati trevigiani e delle Pietre d’Inciampo dedicate a Elena Guttman, Polacco Ruggeri, Salvatore Segrè e Ruth Schlesinger Ruth, ci riportano a una pagina dolorosa della nostra storia, che mai deve essere dimenticata. Ricordare significa agire: vuol dire promuovere il dialogo, difendere i diritti di tutti e contrastare ogni forma di odio e discriminazione. Sono i giovani i custodi della memoria. Li invito a far loro questa eredità e a essere testimoni attivi di ciò che oggi impariamo insieme. Solo così possiamo mantenere i nostri pilastri valoriali. Che questa giornata, quindi, ci insegni a conoscere, a ricordare e a costruire un futuro in cui mai più l’umanità debba affrontare simili atrocità”.

“Condividere con le studentesse e gli studenti la riflessione sul significato di “coltivare la memoria”, nel contesto delle iniziative istituzionali, è un’occasione importante per il loro percorso di crescita individuale, come cittadini più responsabili - le parole di Barbara Sardella, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale - acquisire conoscenza e consapevolezza della tragedia della Shoah è il primo passo per ribadire, insieme, che simili atrocità non trovano mai giustificazione e non possono, non devono ripetersi”.

“Invocare la memoria, incitare a coltivarla, è un impegno collettivo che si fa sempre più imperante con il trascorre del tempo, con quella distanza temporale che porta con sé il rischio che le coscienze si sopiscano, e che non può essere scalfito, ma deve trovare rinnovato vigore di fronte alle atrocità a cui nuovamente assistiamo – ha sottolineato Angelo Sidoti, prefetto di Treviso – Deve risvegliare le coscienze rispetto ai venti di guerra che soffiano nel mondo, ai nuovi esempi di prevaricazione verso i più deboli; uomini, donne e bambini vittime di negazioni del concetto di umanità. La memoria infatti ci dota di strumenti di conoscenza e di critica, ci rende capaci di guardare al passato e di riconoscere le responsabilità di chi ha commesso e di chi ha permesso tali orrori, ci stimola a prendere esempio da chi ha scelto di non vivere nell’indifferenza, di non rendersi complice, di agire, di dimostrarci il valore di cui è capace l’uomo”.

“Gli appuntamenti istituzionali di oggi sono stati occasione importante di condivisione con giovani studentesse e studenti, cittadine e cittadini: insieme abbiamo ricordato le atrocità avvenute durante la Seconda Guerra Mondiale a causa di una follia disumana che non trova giustificazione alcuna, provocando distruzione e morte – ha concluso Carlo Nordio, ministro della Giustizia – coltivare la memoria, non restare indifferenti, ricordare le vittime della Shoah e aprire al dialogo e alla riflessione con le giovani generazioni, per contribuire all’acquisizione di consapevolezza, sono momenti necessari e imprescindibili. Non dimenticare è il primo passo e un segno di civiltà”.

 

Cambiamenti climatici e opere mirate per mitigarli, interventi a tutela dell'ambiente e azioni per migliorare la qualità dell'aria: dopo il convegno "Cambiamenti climatici e aree urbane" organizzato dalla Provincia di Treviso lo scorso 16 ottobre, rivolto alle Amministrazioni Comunali e agli Ordini professionali, durante il quale era stata inaugurata una mostra al Sant'Artemio con i progetti vincitori del bando provinciale "Aree verdi", proseguono le iniziative sul territorio dedicate al tema: dal 20 al 31 gennaio, infatti, il Comune di Riese Pio X ripropone alla cittadinanza la mostra con tutte le progettualità avviate nella Marca Trevigiana per ampliare le zone verdi nei centri urbani, ideate con l'obiettivo di ottimizzare la vivibilità nei Comuni integrando e riqualificando gli spazi pubblici con un patrimonio arboreo adeguato. 

La mostra sarà visitabile da cittadine e cittadini nella sede del Comune di Riese Pio X, in via Giuseppe Sarto, 31, il lunedì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 18; il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 12.30; il giovedì dalle 9 alle 17. 

In allegato, la locandina dell'esposizione con tutti dettagli. 

La promozione delle pari opportunità e il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale è funzione fondamentale della Provincia che è chiamata a lavorare in sinergia con la Consigliera di parità.

Il Consigliere Delegato coordina le strategie dell’Ente relative alla promozione di azioni volte a rimuovere tutte le forme di discriminazione fondate direttamente o indirettamente sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età, l’orientamento sessuale e l’identità di genere. Sostiene inoltre azioni in materia di prevenzione e contrasto della violenza sessuale e di genere e degli atti persecutori.

Promuove e coordina attività finalizzate all’attuazione del principio di parità di trattamento, pari opportunità e non discriminazione nei confronti di soggetti svantaggiati e di altri gruppi vulnerabili.

Contatti:
Telefono: 0422 656493
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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