Samantha De Bortoli

Samantha De Bortoli

Mostre, convegni e un libro per ricordare, attraverso le opere fotografiche di 6 autori

Il Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia di Treviso è tra i vincitori del bando “Strategia Fotografia 2023” del Ministero della Cultura grazie a un progetto multidisciplinare intitolato “Calamita/à: indagini e ricerche sui territori del Vajont”. Proprio in questi giorni è arrivata la comunicazione ufficiale dal MIC, che ha dato responso positivo: l'iniziativa ha infatti ottenuto un finanziamento di 63.300 euro che consentirà di sviluppare, nel corso del prossimo anno, una rassegna di mostre fotografiche dedicate, convegni e un libro con gli scatti di 6 autori coinvolti, nazionali e internazionali, per offrire uno sguardo eterogeneo sul tragico evento che, 60 anni fa, provocò l'inondazione di numerosi Comuni ai piedi del Monte Toc causando la morte di migliaia di persone.

Obiettivo del bando ministeriale era quello di individuare proposte culturali che incentivassero la produzione, la conservazione e la valorizzazione della fotografia e del patrimonio fotografico italiano: il FAST della Provincia, istituito nel 1989 con l'acquisizione del fondo Giuseppe Fini e ampliato nel corso del tempo grazie a numerose donazioni di rilevanza storica, custodisce oggi un archivio di 600.000 immagini, tra cui anche preziosi materiali relativi al Vajont finora mai esposti.

Il progetto artistico “Calamita/à: indagini e ricerche sui territori del Vajont” intende affrontare il tema attraverso gli scatti di 6 autori del panorama contemporaneo, ovvero Gianpaolo Arena, Marina Caneve, Céline Clanet, François Deladerriere, Petra Stavast e Jan Stradtmann, che saranno al centro di mostre dedicate negli spazi del FAST della Provincia di Treviso, Spazio Labo' – Centro di fotografia di Bologna e del museo M9 di Mestre. Ad affiancare le esposizioni, convegni ad hoc con le voci e i contributi degli autori, di docenti, ricercatori ed esperti per analizzare il drammatico evento del Vajont da molteplici punti di vista: geopolitico, trasformazioni territoriali, crisi climatica, flussi migratori, emarginazione sociale delle minoranze e identità.

Al FAST della Provincia di Treviso, al Sant'Artemio, saranno esposti gli scatti degli autori nella loro interezza, in nuclei indipendenti, ciascuno con il proprio testo di descrizione; la mostra sarà affiancata dall'esposizione dei materiali d'archivio riguardanti il Vajont custoditi dal FAST stesso e finora mai esposti. In sede espositiva sarà anche riprodotta un'opera di sound art, realizzata in collaborazione con l'etichetta discografica Silentes/13.

“Un grande orgoglio vedere il progetto del nostro Foto Archivio Storico Trevigiano tra i vincitori del bando del Ministero della Cultura – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – la tragedia che travolse, 60 anni fa, le comunità bellunesi limitrofe alla diga del Vajont ha causato la perdita di migliaia di cittadine e cittadini, rimanendo impressa con profondo cordoglio nella memoria di tutti i veneti: questo progetto del FAST, in collaborazione con il museo M9 e con Spazio Labo', gli artistici e numerosi ricercatori e studiosi, rappresenta una nuova e importante occasione per ripercorrere quanto accaduto e approfondirlo in modo analitico, anche alla luce dello scenario attuale del territorio e dell'evoluzione che vissuto da allora. Abbiamo tenuto alta l'attenzione sul dramma del Vajont anche come UPI Veneto: proprio quest'anno, infatti, insieme all'amico e presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, abbiamo commemorato le vittime della catastrofe alla presenza del Ministro alla Protezione Civile Musumeci, in visita a Longarone nei mesi scorsi. Un'occasione per ricordare anche l'indispensabile ruolo dei volontari di Protezione Civile per la protezione e la tutela del territorio e della comunità, insieme all'urgenza di un maggiore coinvolgimento delle Province, già sottolineata nelle richieste al Governo di revisione della legge 56/2014, nei tavoli operativi in materia di tutela territoriale, prevenzione dei fenomeni di desertificazione e dissesto, risanamento idrogeologico e messa in sicurezza delle situazioni di rischio, quali interlocutori fondamentali non solo per l'autorità in materia di viabilità provinciale, ma anche per il cospicuo patrimonio informativo raccolto e consolidato con la lunga esperienza passata. La mostra con i preziosi materiali del FAST al Sant'Artemio, il prossimo anno, sarà sicuramente buona opportunità di riflessione anche su questi temi”.

Ripristino della sicurezza stradale e tutela della comunità: dopo le opere di riqualificazione su alcune strade della rete viaria provinciale a seguito dei danni causati dal maltempo, la Provincia di Treviso ricorda i due interventi in somma urgenza che partiranno in questi giorni per la messa in sicurezza di alcuni tratti sulla SP 140 a Borso del Grappa e sulla SP 151 a Sarmede. Nel dettaglio:

• da oggi, mercoledì 8 novembre a venerdì 10 novembre è stata predisposta la chiusura al traffico della SP 151 in località Rugolo nel Comune di Sarmede per l’esecuzione dei lavori di consolidamento dei muri di sostegno danneggiati dalle piogge;

• da lunedì 13 novembre, per una durata di due settimane, sarà chiusa al traffico durante le ore diurne dei giorni feriali la SP 140 “Strada Giardino”, nel Comune di Borso del Grappa, nel tratto dalla chiesa di Semonzo a Via per Col Serai, in località Campocroce, per consentire i lavori di somma urgenza necessari per il ripristino della sicurezza e il consolidamento delle strutture di sostegno in corrispondenza dell’8° tornante.

Proseguono le ricognizioni della Provincia di Treviso sulle strade provinciali che negli scorsi giorni hanno subìto dei danni causati dall'ondata di maltempo: le zone più colpite sono state quelle della Pedemontana, il Quartier del Piave e le zone vicine al Cansiglio, dove la squadra di ingegneri e tecnici del settore Viabilità sono intervenuti per le verifiche necessarie e l'avvio dei lavori di ripristino della sicurezza.

Attualmente, le principali opere di sistemazione riguardano:

- la SP 152 tra Farrò e Rolle, dove a seguito delle frane in alcuni tratti è stato messo in sicurezza il transito dei veicoli con l'apposizione di idonea segnaletica e sono in corso le verifiche della situazione con un geologo; in località Arfanta è stato rimosso tutto il materiale instabile e la strada è interamente aperta al transito;

- la SP 152 tra Valdobbiadene e Miane: in corrispondenza del ponte sul torrente Raboso le piogge hanno provocato un'importante erosione e lo scalzamento di una spalla del ponte, che ne hanno compromesso la stabilità, pertanto la strada è stata chiusa al traffico. Al momento sono in corso di definizione le migliori modalità d'intervento a tutela della cittadinanza;

- la SP 36 a Valdobbiadene: a seguito di una frana nella giornata di sabato si è proceduto alla messa in sicurezza del versante interessato con istituzione di un senso unico alternato nella viabilità;

- la SP 422, dove sono stati rimossi i massi caduti in strada e messo in sicurezza un masso instabile nella scarpata;

- la SP 151 località Rugolo in Comune di Sarmede: da mercoledì 8 a venerdì 10 la strada verrà chiusa al traffico per consentire la prima fase di messa in sicurezza del muro di sostegno: i lavori proseguiranno mantenendo il senso unico alternato.

Proseguiranno nei prossimi giorni tutte le verifiche necessarie per ottimizzare quanto prima la viabilità in tutti i luoghi colpiti dal nubifragio.

331 candidati hanno sostenuto l'esame: chi lo passerà sarà inserito nell'elenco di idonei e avrà la possibilità di essere assunto nei Comuni del territorio richiedenti

Dopo l'apertura delle iscrizioni delle Selezioni Uniche della Provincia per individuare personale da assumere nei profili Amministrativi e Tecnici, oggi si è svolta la prima prova scritta dedicata proprio a cittadine e cittadini che si erano iscritti all'esame per ricoprire la posizione di Istruttori Amministrativi (categoria C): a sostenere la prova di oggi, 331 candidati.

“Avevo annunciato l’iniziativa delle Selezioni Uniche all’Assemblea dei Sindaci del dicembre scorso e l’abbiamo messa subito in pratica, forti della lunga esperienza maturata con le procedure di gara della nostra Stazione Unica Appaltante, spesso citata quale esempio virtuoso in tutta Italia – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - Così, nei mesi scorsi, abbiamo già lanciato due Selezioni Uniche per la categoria C per i Comuni: una per Istruttore Amministrativo e una per Istruttore Tecnico. Per la selezione rivolta a profili Amministrativi oggi hanno preso parte alla prova scritta 331 candidati: l'esame servirà a stilare un elenco di idonei a ricoprire la posizione presso gli Enti locali, Provincia e Comuni del territorio, che ricercano questo tipo di profilo. L'elenco sarà pubblicato sul sito della Provincia: a seconda delle necessità di fabbisogno di personale inserite nei programmi delle Amministrazioni locali, i Comuni potranno richiamare i candidati risultati idonei da questa prima prova ed effettuare la seconda fase di selezione (chiamata “interpello”). A breve avvieremo anche le prossime selezioni: sono 85 gli iscritti alla selezione, prevista a novembre, per profili Tecnici e proprio in questi giorni abbiamo aperto il bando di iscrizione per la selezione unica di Specialisti amministrativi, che svolgeremo nei prossimi mesi. Confidiamo così di aver trovato, grazie alle procedure delle Selezioni Uniche, una nuova via per supportare le Amministrazioni Comunali nella ricerca di personale qualificato: proprio in Provincia abbiamo assunto oltre 80 persone negli ultimi 2 anni, forze fresche e motivate che stanno dando nuovo impulso a una squadra di dipendenti davvero efficiente”.

A meno di un anno e mezzo dalla posa prima pietra, oggi, lunedì 30 ottobre, la Provincia di Treviso ha celebrato con gli istituti Giorgione e Nightingale di Castelfranco Veneto la cerimonia simbolica di consegna delle chiavi del nuovo edificio che accoglie le due comunità scolastiche. L'intervento della Provincia ha un valore complessivo di 3.959.432 euro, di cui 3 milioni con finanziamento Mutui BEI e 959.432 con fondi propri della Provincia di Treviso. I lavori hanno permesso di rispondere all'esigenza di maggiori spazi per lo svolgimento delle attività didattiche, consentendo al Liceo Giorgione e all'Istituto Nightingale di fruire di nuovi locali più moderni, efficienti da un punto di vista energetico e più sicuri.

Hanno preso parte all'evento il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, la vicesindaca del Comune di Castelfranco Veneto, Marika Galante, il consigliere regionale Nazzareno Gerolimetto, il dirigente scolastico del liceo Giorgione Franco De Vincenzis, la dirigente scolastica dell'Istituto Nightingale Mariella Pesce, i sindaci dell'IPA Castellana, la squadra di ingegneri e tecnici della Provincia di Treviso che hanno coordinato e seguito i lavori, i rappresentanti dell'associazione temporanea di imprese Costruzioni Dalla Libera di Castelcucco (TV), Vivere il Legno di Poggibonsi (SI), SO.GE.di.CO Srl di Marghera (VE) e i professionisti che hanno seguito le fasi di progettazione esecutiva, definitiva, coordinamento sicurezza e soprintendenza archeologica.

Dopo i saluti istituzionali, le studentesse e gli studenti rappresentanti dei due istituti, insieme ai due dirigenti scolastici, hanno ricevuto dal presidente della Provincia Marcon “le chiavi” simbolo del nuovo ampliamento, che accoglie entrambi gli indirizzi. A seguire questo momento, le autorità, accompagnate da ragazze e ragazzi, hanno visitato le nuove aule dell'edificio, ascoltando le spiegazioni delle attività didattiche e dei laboratori rappresentativi del loro percorso di studi illustrati dagli studenti.

Nel dettaglio, l'opera ha riguardato l’ampliamento del Liceo “Giorgione” a fianco dell’Istituto I.S.I.S. “Florence Nightingale” a Castelfranco Veneto, nell'area ricompresa tra via Verdi a nord e via Bellini a sud. A ovest l’area d’intervento confina con la zona residenziale e a est con l’area di pertinenza della nuova palestra del Nightingale, inaugurata dalla Provincia lo scorso gennaio.
Grazie all'intervento, sono state realizzate 15 aule, laboratori e spazi polifunzionali, uniti fisicamente all’esistente. Il nuovo edificio, moderno, tecnologico, a consumo energetico quasi zero e totalmente antisismico, si sviluppa su tre piani fuori terra e, pur rimanendo autonomamente utilizzabile, è collegato alla struttura attigua tramite percorsi interni.

Al piano terra è situato il nuovo ingresso, accessibile da est: un grande spazio aperto, nel quale trovano posto locali per il personale scolastico e il corner di ristoro. Qui si trovano anche il primo laboratorio, 4 aule e i servizi. Il primo piano ospita altre 5 aule, un laboratorio multifunzionale e, a sua volta, i locali dei servizi igienici, mentre al secondo piano trovano spazio 6 aule e due unità riservate ai bagni. Infine, il piano di copertura accoglie tutta la parte impiantistica relativa alle pompe di calore e rinnovo aria.

In continuità con la linea di sostenibilità e rispetto dell'ambiente seguita dalla Provincia, anche per questo edificio i materiali utilizzati sono naturali ed eco-compatibili, per rispondere all'esigenza di salvaguardia ambientale e di tutela della salute dell'utenza. La struttura è dotata anche di un impianto fotovoltaico a servizio della scuola per una potenza complessiva di picco pari a 20.25 kWp. I pannelli, installati sul tetto, sono complanari alla copertura dell'edificio.

“Sono orgoglioso di celebrare finalmente oggi un altro grande risultato della Provincia di Treviso, con la consegna simbolica delle chiavi del nuovo edificio che ospita le comunità scolastiche del liceo Giorgione e dell'Istituto Nightingale – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia – un'opera completamente eco-sostenibile, efficiente dal punto di vista energetico e confortevole per gli studenti, finanziata per 3 milioni con le risorse Mutui Bei e per 1 milione di euro con fondi propri della Provincia. In questi mesi è per me motivo di grande soddisfazione inaugurare così tante opere di edilizia scolastica, insieme a quelle di messa in sicurezza della viabilità, che dimostrano come il nostro Ente, nonostante le difficoltà che tutte le Amministrazioni locali stanno attraversando, sta davvero dimostrando di portare avanti senza sosta e nel rispetto dei tempi tutti gli interventi previsti nella nostra grande “mappa operativa” che tocca tutto il territorio. Oggi, con l'occasione di condividere con ragazze e ragazzi in queste nuove e moderne aule alcuni momenti del loro percorso di studio e di vita, che li porterà a crescere a diventare cittadini responsabili, ho approffittato anche per lanciare un messaggio, a cui penso sempre da presidente e da papà, in tema di sicurezza stradale: ragazze e ragazzi, quando vi spostate, in auto, in moto o anche in bici, ricordate di mantenere sempre alta la guardia, in modo consapevole, perché la distrazione o la guida in stato di alterazione mette a rischio la vostra vita e quella degli altri. L'impegno delle Istituzioni, insieme alla consapevolezza dei cittadini, sono l'unico modo per invertire il drammatico trend degli incidenti”.

“Un'opera importante per tutta la comunità castellana di avere a disposizione spazi moderni, più ampi e ottimizzati per la didattica – le parole di Marica Galante, vicesindaca di Castelfranco Veneto – un ringraziamento speciale alla Provincia che ha reso possibile la realizzazione di un intervento fondamentale per garantire ai nostri giovani una migliore esperienza scolastica”.

“La Provincia di Treviso dimostra ancora una volta una grande capacità di intercettare le esigenze della comunità e trasformarle in risultati concreti – sottolinea il consigliere regionale Nazzareno Gerolimetto – un plauso dunque al presidente Marcon per la realizzazione di questa nuova ala che accoglie gli studenti del liceo Giorgione e dell'IS Nightingale e garantisce a ragazze e ragazzi di studiare e formarsi in spazi avanzati e all'avanguardia”.

“Avere a disposizione nuove aule in cui poter svolgere le attività didattiche era per noi fondamentale e la Provincia è riuscita a completare i lavori nel rispetto dei tempi e del normale svolgimento delle lezioni – sottolinea Mariella Pesce, dirigente del Nightingale - senza creare alcun disagio grazie alla professionalità delle ditte coinvolte. Un grande grazie per questa nuova opera, che si aggiunge alla palestra che abbiamo avuto il piacere di inaugurare insieme al presidente Marcon e agli studenti a gennaio dell'anno scorso”

“Oggi un evento importante, ringraziamo di cuore la Provincia per lo sforzo economico che ha sostenuto e per averci dato la possibilità di avere un plesso nuovo – evidenzia Franco De Vincenzis, dirigente scolastico del Giorgione – utilizzeremo questi locali in maniera didatticamente significativa, attivando nuovi laboratori che siano “incubatori di vocazioni”, per far crescere studentesse e studenti e dare loro l'opportunità di sviluppare le proprie attitudini nel miglior modo possibile”.

L'opera, dal valore di 470.000 euro, è stata finanziata da Provincia di Treviso e Comune di Vittorio Veneto

Si è svolta oggi, venerdì 27 ottobre, la cerimonia di inaugurazione della rotatoria che ha messo in sicurezza l'intersezione tra la SP 86 “Delle Mire” e via della Bressana a Vittorio Veneto: l'opera, conclusa nei mesi scorsi, si era resa necessaria per riqualifcare uno snodo particolarmente trafficato ed è stata completata grazie al finanziamento di 270.000 euro del Comune di Vittorio Veneto e di ulteriori 200.000 euro della Provincia di Treviso, nell'ambito dei bandi di cofinanziamento che l'Ente dedica alle Amministrazioni comunali per realizzare opere di messa in sicurezza di incroci pericolosi, a tutela della cittadinanza.

A partecipare oggi al taglio del nastro il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, il sindaco di Vittorio Veneto, Antonio Miatto, il consigliere provinciale delegato alla viabilità Claudio Sartor, la Giunta comunale di Vittorio Veneto, in particolare gli assessori Bruno Fasan, delegato ai Lavori Pubblico, Ennio Antiga, delegato al Patrimonio, Antonella Caldart, delegata alle Risorse esterne, numerosi consiglieri comunali, rappresentanti delle Forze dell'Ordine e il luogotenente della Guardia di Finanza Eris Piaia, oltre alle ditte che hanno svolto i lavori e alla squadra di tecnici comunali e della Provincia di Treviso che hanno seguito le opere.

A precedere il momento del taglio del nastro, la benedizione a cura del parroco don Silvano Zanin, della Parrocchia di San Pietro e Paolo.

L'intervento è stato appaltato dal Comune alla ditte Brussi Costruzioni Srl e Cogefor: le fasi di lavoro sono state seguite dall'ing. Alessandra Curti, responsabile unico del procedimento, dall'ing. Pierangelo Soligo, direttore dei lavori, con la collaborazione e il supporto del settore Viabilità della Provincia di Treviso, del dirigente Maurizio Veggis, dell'ing. Renato Brunello e del geom. Paolo Gomiero.

“Un nuovo taglio del nastro e un nuovo passo avanti nel grande programma di opere e investimenti della Provincia di Treviso – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia – sono molto contento di celebrare oggi insieme al sindaco Miatto una rotatoria che dimostra ancora una volta come le sinergie tra Istituzioni siano la chiave per ottenere i risultati migliori: ai 270.000 euro finanziati dal Comune di Vittorio Veneto la Provincia ha contribuito con ulteriori 200.000 euro dai bandi di cofinanziamento che dedichiamo proprio alle Amministrazioni comunali per realizzare opere di riqualifcazioni della viabilità in punti strategici e particolarmente critici per il traffico. Negli ultimi anni la Provincia ha investito, a Vittorio Veneto, oltre 20 milioni di euro: ai lavori di viabilità voglio aggiungere quelli di edilizia scolastica, penso in particolare al nuovo Città della Vittoria, lavori da quasi 12 milioni di euro che procedono spediti e perfettamente nei tempi previsti, e a breve l'avvio dei lavori di costruzioni della nuova palestra del Beltrame, di cui faremo una cerimonia di posa prima pietra il mese prossimo. Nonostante le difficoltà, la Provincia non si ferma!”.

“L'inaugurazione di oggi assume un valore importante, perché anche se i lavori sono conclusi da un po' di tempo si tratta di un momento di condivisione insieme alla Provincia, che ha dato un contributo economico e tecnico molto rilevante per la sua realizzazione – le parole di Antonio Miatto, sindaco di Vittorio Veneto - l'esigenza di questa rotatoria era emersa già durante i lavori della bretella e rappresenta dunque un ulteriore passo avanti per la sicurezza della viabilità vittoriese. Oggi per le Amministrazioni comunali inaugurare nuove opere ha un valore aggiunto, perché è la dimostrazione che, nonostante le difficoltà attuali, e ormai note, che stanno attraversando gli Enti locali, riusciamo a raggiungere i traguardi prefissati. C'è molto da fare e proseguiremo su questa linea per la sicurezza dei cittadini”

Oggi l'evento finale in Auditorium: presentati docufilm, podcast, spettacolo di danza a tema le scuole superiori aderenti, ISRE, Collegio Astori, Cooperativa Comunica e Fattibillimo APS

La Provincia di Treviso ha organizzato per mercoledì 25 ottobre, negli spazi dell'Auditorium al Sant'Artemio a partire dalle ore 9, l'evento finale del progetto WeGet2Do, iniziativa avviata a fine dell'anno scorso e rivolta a ragazze e ragazzi dai 14 ai 35 anni che vivono una condizione di disagio, con l'obiettivo di realizzare attività di sensibilizzazione, spettacoli e docufilm per affrontare il tema e sensibilizzare la comunità. Presentati dai giovani partecipanti il docufilm, i podcast, lo spettacolo di danza a tema insieme alle scuole superiori aderenti, ISRE, Collegio Astori, Cooperativa Comunica e Fattibillimo APS. Al termine, la consegna di un piccolo riconoscimento a ragazze e ragazzi che si sono distinti per l'originalità creativa.

A prendere parte all'evento, su delega del presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, il consigliere provinciale delegato alla Cultura Roberto Fava, la dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, Barbara Sardella, i partner che hanno collaborato allo sviluppo delle attività del progetto: ISRE-Istituto superiore internazionale salesiano di ricerca educativa di Venezia, Fattibillimo APS, il Collegio Astori e la Cooperativa Comunica. Il progetto è stato inoltre supportato dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dall’ULSS 2 di Treviso. Presenti anche Restera Produzioni, che ha seguito i giovani nella realizzazione del cortometraggio, le scuole superiori ITT Mazzotti di Treviso, IS Besta di Treviso, l'Istituto Einaudi Scarpa di Montebelluna, l'Istituto Astori, Collegio Immacolata di Conegliano, il Liceo Duca Abruzzi di Treviso, che hanno partecipato al progetto.

“WeGet2Do” era stato candidato dalla Provincia al bando nazionale UPI dedicato alle Politiche Giovanili, ottenendo il finanziamento di 50.000 euro messo a disposizione dall'Unione Province italiane per ideare e sviluppare attività che favorissero il benessere sociale contrastando le situazioni di disagio innescate dalla pandemia del 2020 e, in generale, dalle difficoltà vissute da giovani cittadine e cittadini dai 14 ai 35 anni, sia a livello individuale sia professionale.

Durante l'evento sono state presentate le testimonianze di ragazze e ragazzi che hanno partecipato nell'ultimo anno ai laboratori ed eventi inseriti nel progetto: laboratori didattici per far emergere le parole del disagio negli istituti superiori della provincia di Treviso, podcast sul disagio giovanile, elaborati dagli studenti della webradio Astori, rigenerazione di uno spazio pubblico al parco della Storga, insieme alla Cooperativa Comunica, un cortometraggio sui temi delle difficoltà relazionali, isolamento e timori sociali, e uno spettacolo di danza insieme ai giovani diversamente abili dell'Associazione Fattibillimo di Mogliano Veneto. L'esperienza del progetto è stata inoltre raccontata tramite un docufilm, proiettato in Auditorium.

A chiudere l'evento, l'assegnazione di un premio di 330 a 9 ragazze e ragazzi che si sono distinti per l'originalità delle attività realizzate, l'impegno e l'approfondimento del tema del disagio giovanile nei vari ambiti: cortometraggi, danza e webradio: Giada Giulia Bettiol, Barbara Toniolo, Marta Ferro, Francesco De Marchi, Beatrice Vianello, Alessandro Vecchiato, Lorenzo Mansi, Elena Rubinato, Alessia Greggio.

Oggi con grande soddisfazione abbiamo presentato i risultati del progetto “WeGet2Do”, per il quale abbiamo ottenuto un importante finanziamento da UPI nazionale, con il quale la Provincia di Treviso ha coivolto mille giovani nel corso dell'ultimo anno – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia, e di Roberto Fava, consigliere delegato che oggi ha partecipato all'evento – abbiamo a cuore il benessere delle cittadine e dei cittadini di tutte le età e la fascia 14-35 ha subito più pesantemente, insieme agli anziani, gli effetti del lockdown: una condizione di isolamento che ha in qualche modo “bloccato” momenti delicati di vita come il percorso nelle scuole superiori, all'università e l'ingresso nel mondo del lavoro con serenità. Questo progetto della Provincia, insieme al prezioso lavoro sinergico con i partner, ha voluto essere un modo per dare voce alle difficoltà dei giovani, metterli in contatto e dare loro una nuova prospettiva per il futuro”

Ringrazio davvero la Provincia per la cura e la sensibilità che sempre dimostra non solo nell'ideazione dei progetti di edilizia scolastica nelle scuole superiori per realizzare spazi adeguati e attenti alle esigenze dei giovani, ma anche come in questo caso a quelle dimostrare in progetti paralleli, volti proprio a ragazze e ragazzi che si mettono in gioco in prima persona – sottolinea Barbara Sardella, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale - L'Ufficio scolastico ha collaborato e partecipato diffondendo l'iniziativa nelle scuole, lieti di consolidare la già proficua sinergia con la Provincia di Treviso”.

 

Mercoledì 25 ottobre si svolge nella sede della Provincia di Treviso, in Sala Consiglio a partire dalle 10, l'incontro formativo "Pianificazione e Monitoraggio dei Piani di Azione per l’Energia e il Clima", organizzato da ENEA e Regione del Veneto, in qualità di coordinatori nazionale e locale del Patto dei Sindaci. Al centro dell'appuntamento, i temi della gestione integrata delle politiche economiche e sociali che le Amministrazioni locali del territorio stanno attuando per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre l'impatto ambientale.

La Provincia di Treviso si occupa di supportare i Comuni nella redazione e aggiornamento dei PAESC con appositi bandi dedicati: nell'ultimo biennio, infatti, l'Ente ha messo a disposizione delle Amministrazioni comunali 50.000 di contributi per coprire fino al 70% della spesa sostenuta proprio per la redazione di questi Piani, prorogando al 31 dicembre 2023 la scadenza per la presentazione delle domande di liquidazione. Obiettivo della Provincia, contribuire al miglioramento dell’ambiente e al rispetto delle direttive europee nel Quadro per il Clima e l’Energia 2030, che prevedono la riduzione del 40% dei gas serra, almeno 32% di fonti rinnovabili e almeno 32,5% di efficienza energetica.

L'incontro di formazione di domani sarà occasione per approfondire l'iniziativa del Patto dei Sindaci quale strumento per la decarbonizzazione e lo sviluppo locale sostenibile, proprio attraverso la corretta gestione e redazione dei PAESC.

Per maggiori informazioni sull'appuntamento, scarica il programma completo in allegato.

Per iscrizioni: clicca qui

Docufilm, podcast e spettacolo di danza a tema con le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori aderenti, ISRE, Collegio Astori, Cooperativa Comunica e Fattibillimo APS


La Provincia di Treviso ha organizzato per mercoledì 25 ottobre, negli spazi dell'Auditorium al Sant'Artemio a partire dalle ore 9, l'evento finale del progetto WeGet2Do, iniziativa avviata a fine dell'anno scorso e rivolta a ragazze e ragazzi dai 14 ai 35 anni che vivono una condizione di disagio, con l'obiettivo di realizzare attività di sensibilizzazione, spettacoli e docufilm per affrontare il tema e sensibilizzare la comunità. Saranno presenti, insieme al presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, e a Barbara Sardella, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, i partner che hanno collaborato allo sviluppo delle attività del progetto: ISRE-Istituto superiore internazionale salesiano di ricerca educativa di Venezia, Fattibillimo APS, il Collegio Astori e la Cooperativa Comunica. Il progetto è stato inoltre supportato dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dall’ULSS 2 di Treviso.

Il progetto “WeGet2Do” era stato candidato dalla Provincia al bando nazionale UPI dedicato alle Politiche Giovanili, ottenendo il finanziamento di 50.000 euro messo a disposizione dall'Unione Province italiane per ideare e sviluppare attività che favorissero il benessere sociale contrastando le situazioni di disagio innescate dalla pandemia del 2020 e, in generale, dalle difficoltà vissute da giovani cittadine e cittadini dai 14 ai 35 anni, sia a livello individuale sia professionale.

Durante l'evento di domani, mercoledì 25 ottobre, verranno presentate le testimonianze di ragazze e ragazzi che hanno partecipato nell'ultimo anno ai laboratori ed eventi inseriti nel progetto: laboratori didattici per far emergere le parole del disagio negli istituti superiori della provincia di Treviso, podcast sul disagio giovanile, elaborati dagli studenti della webradio Astori, rigenerazione di uno spazio pubblico al parco della Storga, insieme alla Cooperativa Comunica, un cortometraggio sui temi delle difficoltà relazionali, isolamento e timori sociali, e uno spettacolo di danza insieme ai giovani diversamente abili dell'Associazione Fattibillimo di Mogliano Veneto.

L'esperienza del progetto verrà inoltre raccontata tramite un docufilm, che sarà proiettato in Auditorium.

A chiudere l'evento, è prevista l'assegnazione di un premio a ragazze e ragazzi che si sono distinti per l'originalità delle attività realizzate, l'impegno e l'approfondimento del tema del disagio giovanile nei vari ambiti: cortometraggi, danza e webradio.

La partecipazione all'evento è libera.

La Provincia di Treviso ha inaugurato oggi, lunedì 23 ottobre, la nuova sede che ospita gli Istituti Einaudi-Scarpa e Maffioli a Montebelluna, in via Biagi 4: l'edificio, ultimato a meno di un anno e mezzo dalla posa della prima pietra, ha un valore complessivo di 11.281.335 euro (finanziato con fondi Mutui BEI, GSE e mezzi propri della Provincia) ed è realizzato in legno con tecnologia X-Lam, a consumi zero e completamente eco-sostenibile. Attualmente sono in fase di esecuzione, come previsto dalla programmazione PNRR, anche i lavori di ampliamento dei laboratori-cucine dell'Istituto Maffioli, adiacenti alla sede, per cui sono stati stanziati ulteriori 2.589.360 euro, finanziati nell'ambito del NextGenerationEU per 1.393.602 euro, dal Fondo Opere Indifferibili per 139.370,22 euro e la restante parte, 1.056.388 euro, da risorse proprie della Provincia.

Presenti oggi, assieme al presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, anche il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, il dirigente scolastico dell’Einaudi-Scarpa, Massimo Ballon, il dirigente scolastico dell’Istituto Maffioli, Nicola Zavattiero, il consigliere regionale, Marzio Favero, i parlamentari Ingrid Bisa e Dimitri Coin. Dopo il taglio del nastro e la benedizione di Don Antonio Genovese, gli studenti e le studentesse dei due Istituti hanno presentato nei nuovi laboratori una serie di attività didattiche.

“Questo di Montebelluna è uno degli investimenti più importanti che stiamo portando avanti come Provincia di Treviso, visto che abbiamo messo in campo oltre 100 milioni per le scuole superiori del territorio – ha detto Stefano Marcon – questo grazie a una grande squadra di tecnici capace di intercettare fondi e portare a casa i risultati, alla sinergia tra Enti Pubblici fondamentale per realizzare le opere, al lavoro di ditte serie e alla grande disponibilità e pazienza degli Istituti, dei docenti, del personale scolastico e di ragazzi e ragazze. Questa scuola è un piccolo miracolo di tecnologia, caratteristiche NZEB a totale risparmio energetico e tecnologia X-Lam, realizzata totalmente in legno“.

“Questa scuola è un fiore all’occhiello per tutta la comunità montebellunese – ha detto il sindaco Bordin – per questo ringraziamo tutti quanto hanno contribuito alla realizzazione dell’opera. Ora completeremo il tutto con la nuova viabilità e ulteriori investimenti negli impianti sportivi adiacenti”.

“Siamo davvero felici di questa nuova scuola, dai grandi spazi e luminosi – ha detto il dirigente Ballon – inoltre, è un edificio che tiene conto dei canoni del risparmio energetico, un altro punto al quale teniamo molto”.

“Questa è un’opera d’arte dell’ingegneria al servizio della comunità – ha detto il dirigente Zavattiero – realizzata affinchè studenti e studentesse possano esprimere al meglio le loro potenzialità, una qualità trasversale di una scuola che lavoro per la società con la società“

“Questa scuola ha un percorso che inizia da molto lontano, nel 2004 – ha detto Marzio Favero – oggi la vediamo realizzata ed è l’esempio di come credendoci e lavorando in sinergia, le istituzioni possono portare a grandi risultati. Come ha detto il filosofo Williams James “Non basta credere, bisogna avere la volontà di credere nei momenti difficili”. E in questo caso è stato fatto”.

“Vedere scuole così moderne e tecnologiche è davvero un orgoglio per tutto il territorio – ha detto Ingrid Bisa – sono certa che contribuiranno alla crescita dei cittadini del futuro”.

Nel dettaglio, l'opera ha riguardato la realizzazione di un nuovo edificio su due volumi di altezze diverse, con due ampie corti interne, 28 aule didattiche, da 60 mq, 3 laboratori di informatica e fisica, 3 laboratori moda e design, 1 laboratorio per l’accoglienza turistica, 6 laboratori-officine, di cui 2 meccaniche, 2 elettriche e 2 informatiche, 2 uffici, 1 segreteria e infine i locali per servizi igienici, spogliatoi, depositi e ulteriori spazi di relazione, per ospitare complessivamente oltre 800 studentesse e studenti. Sono stati installati, inoltre, un impianto di riscaldamento pavimento e ad aria con pompe di calore, un impianto fotovoltaico sulla copertura, un sistema di ricambio d’aria per il riscaldamento e il raffrescamento estivo, illuminazione a LED e un sistema di controllo da remoto dell'impiantistica, oltre a una nuova cabina elettrica di media tensione. Nel piano interrato sono stati predisposti i magazzini, archivio e locali di distribuzione delle centrali termiche. Nell'area retrostante il plesso, è stato realizzato un parcheggio dedicato, che integra i posti macchina disponibili sulla strada comunale lungo il confine a Nord dell'edificio e ai posteggi del PalaFrassetto.

In continuità con la linea di guardia della Provincia ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico, anche questa nuova sede è un edificio N-ZEB, costruito in legno con la tecnologia X-Lam, mentre fondazioni, piano interrato e corpo ascensori sono in cemento armato.

Attualmente, sono in fase di esecuzione i lavori specifici supplementari dedicati all'IPSSEOA Maffioli, che riguardano la realizzazione di ulteriori 4 aule da 60 mq, 1 laboratorio cucina, 1 laboratorio ristorante/bar e di spogliatoi, servizi igienici e depositi. Il costo di questa seconda parte di intervento ammonta a 2.589.360 euro, finanziati nell'ambito del NextGenerationEU per 1.393.602 euro, dal Fondo Opere Indifferibili per 139.370,22 euro e la restante parte, 1.056.388 euro, da risorse proprie della Provincia e saranno ultimati entro fine anno, come da programma.

Dettagli tecnici. Imprese coinvolte nei lavori: R.T.I. Lovisotto Giancarlo Srl, X-Lam Dolomiti Srl, I.T.I. Impresa Generale Spa; progetto definitivo realizzato da ATI PROJECT, Studio Associato Dal Corso&Scapin; progetto esecutivo realizzato da MATE SOC. COOP; collaudatore statico: ing. Stefano Lucchetta; Responsabile unico del procedimento: arch. Maria Pia Barbieri, Direttore lavori: arch. Germano Guglielmin. Direttori operativi: geom. Raimondo Liut, P. Ind. Fabio Fabris, P. Ind. Alberto Segat, ing. Francesca Bottega di DBA Progetti; collaudatore Tecnico Amministrativo: arch. Silvia Ceola.

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